Crossover regine delle vendite e, inevitabilmente, bersagli preferiti dei ladri. La lettura incrociata fra i dati delle immatricolazioni e le preferenze, per così dire, dei malfattori, danno la misura di un mercato che sta cambiando sia per la tipologia di automobile più ambita, sia per il rischio di vedersela rubare, spesso senza speranza di ritrovamento.

È vero che noleggiare un’auto significa anche, in qualche modo, minimizzare la ricaduta del problema furto, in quanto si è certamente coperti da polizza assicurativa e cautelati con dispositivi di dissuasione che, in buona parte dei casi, tracciano il veicolo e sono in grado di farlo rintracciare dalle forze dell’ordine.

Ma la scelta dei modelli da inserire in flotta comunque è opportuno che tenga conto di questo particolare fattore, che senz’altro produce disagi e diseconomie.

Le nuove immatricolazioni (dato relativo a gennaio 2015) segnano una riduzione sensibile della forbice fra acquisti dei privati (82 mila auto) e acquisti aziendali (49 mila, che sommano noleggio e altre formule): la flotta è ormai un asse portante del mercato. La crescita record inanellata nel me-se, quanto a tipologia di auto è trainata dai crossover, che su base annua sono cresciuti percentualmente del 39,9, seguiti dai fuoristrada con +20,9%, mentre restano distanziate (quanto a crescita anno su anno, in assoluto continuano a essere la tipologia più rappresentata) le berline, con +5,4% e addirittura arretrano le station wagon, che segnano -1,2%. Fra i segmenti, le utilitarie del segmento B sono in testa per valori assoluti ma a metà graduatoria per tasso di crescita (4,7%), mentre le medie si portano avanti del 21,3%.

Ma crossover e fuoristrada, come si accennava, oltre ad essere protagoniste del mercato del «nuovo» sono diventate anche un vero oggetto del desiderio per i ladri. Il rapporto sviluppato dal produttore di dispositivi antifurto Lo Jack Italia, in base ai dati del ministero dell’Interno che per la prima volta scorporano questo particolare segmento, mette in evidenza che negli ultimi mesi i cosiddetti «suv» sono stati oggetto di costante attenzione delle organizzazioni a delinquere specializzate nei furti: lo scorso anno ne sono stati rubati 4.713. Non sono i numeri più alti in assoluto, che restano appannaggio delle utilitarie, preferite se nuove, ma è un dato rilevante. Gran parte dei veicoli sottratti si concentra in tre Regioni, Lombardia (1.194), Lazio (1.107) e Puglia (699). Le basse probabilità di recupero di questi veicoli, solo il 32% (contro la media del 45% relativa alle auto), la-sciano intendere come le attività criminali si stiano orientando maggiormente proprio su questa tipologia di veicoli dal valore economico decisamente elevato, utilizzando spesso sistemi tecnologici all’avanguardia per appropriarsene e per eludere i controlli alle Dogane.

La Campania si conferma la Regione in cui il livello di allerta per il fenomeno è più alto con 22.681 episodi criminali registrati, seguita dal Lazio (19.843), Puglia (17.075), Lombardia (17.008), Sicilia (16.781). Quasi 8 auto su 10 vengono sottratte in queste cinque Regioni.

Quanto ai modelli più rubati in assoluto ben sei presenti nella top ten delle auto più rubate lo scorso anno sono del gruppo Fiat Chrysler: le preferenze dei ladri continuano a orientarsi sulle vetture più vendute sul mercato nazionale, spesso per alimentare il mercato nero dei ricambi. Tutte le vetture della top ten sono utilitarie e il brandFCA, con complessivi 57.984 autoveicoli, rappresenta poco meno della metà dei furti in Italia.

Spesso le attività criminali prendono a oggetto le vetture in noleggio a breve e lungo termine le cui flotte risultano particolarmente appetibili, in quanto praticamente nuove, sempre mantenute e spesso poco protette; specie nell’Italia centro-meridionale persistono modalità di furto classiche (forzatura della portiera o del finestrino), cui si aggiungono tecniche più sofisticate come l’utilizzo di dispositivi elettronici che inibiscono il funzionamento del telecomando che regola la chiusura delle porte del veicolo o, una volta all’interno della vettura, la clonazione della chiave. (riproduzione riservata)