Nel 2014 è sceso l’utile netto di Poste italiane a 212 milioni di euro, a fronte di 1,005 miliardi del 2013. I ricavi si sono attestati a 29 mld (26 nel 2013) e hanno beneficiato della crescita della raccolta dei premi assicurativi. Il risultato operativo è stato di 691 mln (1,4 mld nel 2013). La contrazione va addebitata, secondo il gruppo, alla riduzione dei volumi di corrispondenza e ai maggiori oneri straordinari per 242 mln destinati al processo di trasformazione in vista della privatizzazione. Sull’utile netto ha pesato anche la svalutazione della partecipazione in Alitalia Cai, già rilevata nel primo semestre dell’esercizio. I comparti assicurativo e finanziario hanno ottenuto una buona performance mentre hanno registrato un calo i servizi postali tradizionali.

Il gruppo Poste vita ha realizzato una raccolta premi di 15,5 mld (13,2 nel 2013) e ha consolidato il trend di crescita anche nel comparto dei piani pensionistici individuali, superando le 711 mila adesioni.

Nel 2014 Poste ha varato un nuovo piano industriale a medio termine che definisce le priorità di business per i prossimi cinque anni e implementato un nuovo assetto organizzativo più semplice. La società ha inoltre condiviso la necessità di un diverso e rinnovato servizio postale universale. Infine, nella seconda metà del 2014, è stata firmata una nuova convenzione quinquennale con Cdp per la raccolta e amministrazione del risparmio postale.

La privatizzazione di Poste italiane «costituisce un elemento centrale del nuovo piano, coerente con le priorità di sviluppo» del gruppo, ha commentato l’a.d., Francesco Caio. Secondo il manager, Poste «ha avviato una profonda trasformazione per affrontare una nuova fase di crescita e sviluppo. Abbiamo davanti a noi grandi sfide e grandi opportunità: da una parte la strutturale contrazione dei volumi della corrispondenza, che richiede nuove regole e nuovi processi per garantire la sostenibilità di un servizio universale di qualità; dall’altra la trasformazione dell’economia verso la digitalizzazione, che apre nuove opportunità di crescita per Poste italiane nei settori della logistica per l’e-commerce e dei pagamenti digitali».

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