Di Robert Wall

Lufthansa, capogruppo della compagnia aerea Germanwings, e le compagnie di assicurazione forse dovranno rispondere dello schianto del volo 9525, nonostante il co-pilota, sospettato di avere deliberatamente fatto precipitare il velivolo, abbia tenuto il datore di lavoro all’oscuro dei propri problemi di salute. «La linea aerea ha una responsabilità illimitata a meno che non provi di essere esente da colpa», afferma Steven Marks, socio dello studio legale specializzato in trasporto aereo Podhurst Orseck. Stando a indiscrezioni, il co-pilota del volo 9525, Andreas Lubitz, che soffriva di depressione ed era stato esonerato dal lavoro da un neuropsichiatra per un periodo che comprendeva il giorno dell’incidente, ha ignorato la raccomandazione e si è presentato al lavoro senza informare la compagnia della prescrizione medica. Tuttavia, il vettore faticherà a dimostrare la sua totale innocenza. «Senza considerare l’inadeguato monitoraggio psicologico, la compagnia avrebbe potuto applicare la norma che impone la presenza di due persone in cabina di pilotaggio», ha spiegato Marks. Sebbene molti vettori, compresa la stessa Lufthansa, la scorsa settimana abbiano adottato queste procedure a seguito dell’incidente, in realtà le norme europee non impongono la presenza contemporanea di due membri dell’equipaggio in cabina.

Lufthansa potrebbe essere comunque costretta a risarcire più di 150 mila dollari a ciascuna famiglia delle vittime, cui hanno automaticamente diritto ai sensi del diritto internazionale che disciplina i voli commerciali, ha riferito Kevin Durkin, avvocato specializzato in infortunistica nel settore dell’aviazione per lo studio Clifford. Inoltre, il diritto delle famiglie a pretendere ulteriori risarcimenti non costituisce deroga all’accettazione di questi indennizzi.

Nella giornata di venerdì 27, Lufthansa ha annunciato che avrebbe corrisposto ai parenti dei passeggeri del volo 9525 una somma iniziale di 50 mila euro a persona e che tali risarcimenti non influiranno su ulteriori rivendicazioni potenzialmente avanzate dalle famiglie. Per Durkin, in seguito agli incidenti, i parenti prossimi delle vittime sono riusciti a ottenere indennizzi multimilionari. Inoltre, le linee aeree tendono a liquidare le cifre in fretta per evitare che prolungate battaglie legali arrechino ulteriori danni alla propria reputazione. La responsabilità finanziaria ricade sull’assicurazione, in questo caso una controllata di Allianz, che generalmente si riassicura. In seguito, però, la linea aerea potrà incorrere in un aumento del premio.

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