di Anna Messia

Potrebbero rivelarsi un regalo a caro prezzo le polizze Rc Auto abbinate gratuitamente per un anno all’acquisto di un automobile. Ad alzare la guardia sulla questione è stata l’Ivass, l’istituto di controllo delle assicurazioni, dopo aver ricevuto segnalazioni da automobilisti e da associazioni dei consumatori, come Konsumer.

Il fatto è che, come osservato da una prima ricognizione dell’istituto presieduto da Salvatore Rossi, l’offerta gratuita può rivelarsi un danno più che un vantaggio, in quanto al termine del periodo di promozione, a causa delle modalità con cui le polizze vengono offerte (non singolarmente ma prendendo in considerazione un parco veicoli), l’assicurato perderebbe tutti i benefici della classe di merito acquistata prima del periodo dell’offerta, non solo per sé ma anche per i propri familiari. «Per la persona assicurata da più anni con una formula bonus-malus e che abbia accettato la copertura Rc Auto gratuita», si legge nella lettera Ivass, «si pone il problema della perdita della storia assicurativa pregressa, in quanto all’assicurato al termine del periodo di gratuità non verrebbe rilasciato alcun attestato di rischio a suo nome». In pratica, un automobilista che negli anni si è rivelato virtuoso e quindi ha acquisito una buona classe di merito, alla fine del periodo di offerta verrebbe inserito in classe d’ingresso e dovrebbe ripartire da zero perdendo tutti gli sconti acquisiti negli anni. E la differenza rischierebbe di erodere, se non addirittura di superare, il costo per un anno della polizza che la concessionaria offre gratuitamente. Non solo. «Problemi emergono se si usufruisce della promozione anche nel caso in cui si acquisti una seconda autovettura per il proprio nucleo familiare», aggiungono ancora dall’Istituto di Rossi, «in quanto dopo il periodo gratuito non si potrà più utilizzare la classe di merito agevolata prevista dal decreto Bersani». Per esempio, se un neopatentato accettasse l’offerta della polizza Rc Auto gratis per un anno, perderebbe la possibilità di utilizzare la classe di merito acquisita negli anni dal genitore e l’anno successivo dovrebbe entrare nella classe di merito più costosa. «Tali effetti appaiono fortemente pregiudizievoli per gli interessi dei consumatori, in quanto la perdita della classe di merito bonus-malus maturata grazie ad anni di condotta di guida senza sinistri con colpa, così come l’impossibilità di usufruire del decreto Bersani, comporta significativi aumenti di premi da pagare», aggiungono dall’Ivass, dove vogliono vederci chiaro sulla diffusione del fenomeno. L’istituto ha chiesto alle compagnie assicurative informazioni sulle eventuali partnership con intermediari e case automobilistiche, che dovranno essere fornite entro il 15 aprile, e intanto ha dato ai consumatori alcuni consigli: verificare a chi è intestata la polizza gratuita e rivolgersi a un intermediario di fiducia per valutare l’offerta. (riproduzione riservata)