Nell’ambito dei periodici confronti tra l’IVASS e le Associazioni dei Consumatori, si è svolto il 25 marzo un nuovo incontro con i rappresentanti di Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino. Tra i temi discussi gli sviluppi delle iniziative adottate dall’IVASS, grazie anche alle segnalazioni pervenute dalle Associazioni dei Consumatori, in materia di polizze r.c. auto gratuite offerte in occasione dell’acquisto di una nuova automobile.

L’IVASS ha avviato nei giorni scorsi una indagine, che si concluderà il 15 aprile, sulle conseguenze dannose per i clienti che aderiscono all’offerta, derivanti dalla perdita della classe di merito maturata e dei benefici della legge Bersani.

L’IVASS ha anche prospettato possibili soluzioni, per i cittadini che hanno già accettato l’offerta, volte a salvaguardare la continuità della storia assicurativa e la conservazione della classe di merito maturata. Le Associazioni hanno apprezzato la tempestività degli interventi dell’Istituto. Sono state poi oggetto di dibattito le tendenze evolutive dei modelli di offerta dei prodotti assicurativi mediante la vendita a distanza attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici di nuova generazione (app, home insurance, tablet a disposizione dei consulenti finanziari, utilizzo della firma digitale per sottoscrivere i contratti, ecc.).

L’IVASS e le Associazioni hanno condiviso l’esigenza che le nuove modalità di offerta non si traducano in maggiori rischi per gli assicurati: un cliente “digitalizzato” non è per definizione un cliente finanziariamente o assicurativamente evoluto e va adeguatamente tutelato. Particolare attenzione è stata dedicata anche al tema delle assicurazioni long term care quale risposta al problema sociale della non autosufficienza. Secondo gli ultimi dati l’1,7% del Pil viene assorbito dall’assistenza di lungo periodo per anziani e disabili e, in prospettiva, nel 2050 la spesa pubblica potrebbe raggiungere quasi il 4% del Pil; una famiglia italiana su 10 è coinvolta da questo problema, con un costo per le famiglie di ben 9 miliardi di euro. Sono state discusse possibili iniziative per uno sviluppo delle assicurazioni long term care.

La data del prossimo incontro è stata fissata per l’8 luglio 2015.