di Leonardo Comegna 

 

L’età anagrafica per la pensione di vecchiaia e gli anni di contribuzione per quella anticipata saranno aumentati di 4 mesi dal primo gennaio 2016. È questo l’effetto del collegamento, previsto dalla riforma, tra incremento dell’aspettativa di vita, come calcolata dall’Istat, e requisiti pensionistici. A certificarlo è un decreto Economia-Lavoro, del 16 dicembre, pubblicato sulla G.U. del 30 dicembre 2014, oggetto della circolare Inps n. 63/2015.

Adeguamento. Dal momento che si vive più a lungo, occorre andare in pensione più tardi. È questa la filosofia di base che ha ispirato la legge n. 122 del 2010, con la quale è stato deciso che i requisiti anagrafici dovranno nel tempo fare riferimento all’incremento della speranza di vita. La manovra economica dell’estate 2011 ha anticipato al 2013 (doveva partire dal 2015) tale adeguamento, che avverrà con cadenza biennale dal 2019.

Vecchi parametri. Anche nel 2015 l’età anagrafica per la vecchiaia resta fissata a 66 anni e 3 mesi per gli uomini e 63 anni e 9 mesi per le donne (64 anni e 9 mesi per le lavoratrici autonome). Nessuna novità anche sul fronte della pensione di anzianità (che ora si chiama anticipata). Come è noto, con la riforma Monti-Fornero, a partire dal 2012 per ottenere la pensione prima dell’età della vecchiaia non bastano più i classici 40 anni, ma ne occorrono più di 42. Nel 2015 bisogna accumulare almeno 42 e 6 mesi per gli uomini e 41 e 6 mesi per le donne. Nuovi parametri. I conti con la cosiddetta speranza di vita, come già detto, si faranno però l’anno prossimo. Nel 2016, infatti, i parametri si innalzeranno di 4 mesi. Pertanto, la soglia anagrafica degli uomini salirà a 66 anni e 7 mesi, mentre quella delle donne raggiungerà i 65 anni e 7 mesi (66 anni e un mese per le lavoratrici autonome). A questo proposito, va ricordato che la riforma Fornero stabilisce che qualora l’incremento dato dalle variazioni demografiche non dovessero arrivarci, a partire dal 2022 l’età del pensionamento non può comunque risultare inferiore a 67 anni di età. L’adeguamento alla speranza di vita interesserà anche le pensioni anticipate. Nel 2016, quindi, per la pensione di anzianità saranno richiesti 42 anni e 10 mesi agli uomini e 41 anni e 10 mesi alle donne.