A febbraio l’industria del risparmio raccoglie più di 20 miliardi di euro, 14 dei quali provengono dai solo fondi comuni. Risultato importante anche per le gestioni di portafoglio che raccolgono sottoscrizioni per 5,9 miliardi; 3,3 dalle gestioni retail e 2,6 miliardi dalle gestioni istituzionali. Il patrimonio gestito, sotto l’effetto della raccolta e dell’attività di gestione, accelera e segna un nuovo record sopra i 1.675 miliardi di euro.

A un giorno dall’apertura dei battenti del Salone del Risparmio, l’evento nazionale dell’industria che attende oltre 12.000 visitatori, il 54% degli asset – pari a 897 miliardi – risulta investito nei mandati. Il restante 46% – 778 miliardi di euro – è invece impiegato nelle gestioni collettive (fondi aperti e fondi chiusi).

I sottoscrittori che hanno consegnato i loro risparmi ai fondi comuni hanno scelto in prevalenza i prodotti flessibili (+5,5mld), gli obbligazionari (+4,3mld), gli azionari (+2,3mld) e i bilanciati (+2,1mld).

Il 25 marzo il Salone del Risparmio, l’evento nazionale dell’industria, aprirà le porte agli oltre 12.000 visitatori attesi. Previsti nel programma di apertura gli interventi del Ministro Pier Carlo Padoan e dell’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schröder.

Tra le società di gestione svetta ancora una volta, per raccolta netta , il gruppo Intesa Sanpaolo con 6,4 miliardi di euro a febbraio (da 3,51 miliardi a gennaio), provenienti per 5,3 miliardi da Eurizon Capital e per 1,1 miliardi da Banca Fideuram, con un patrimonio complessivo di 325,3 miliardi che consolida la seconda posizione tra i gestori. Al primo posto per patrimonio si conferma il gruppo Generali con 432,1 miliardi, dopo avere chiuso febbraio con flussi netti in crescita a 670 milioni. Pioneer del gruppo Unicredit, numero tre per patrimonio con 135,8 miliardi, ha chiuso febbraio con una raccolta netta balzata a 2,9 miliardi (da 792,3 milioni).
Rallenta la raccolta netta di Poste Italiane che scende a 354,8 milioni (da 713,4 mln a gennaio) con il patrimonio a 62,8 miliardi. Anima Holding (numero 5 per patrimonio con 60,2 miliardi) nel secondo mese dell’anno ha segnato flussi netti per 815,3 milioni (da 395 mln).
Mediolanum, all’ottavo posto per patrimonio con 40,6 miliardi, segna flussi positivi per 204 milioni (+164,7 mln a gennaio). Il gruppo Ubi Banca frena la corsa di gennaio (834 milioni) e segna una raccolta a febbraio di 510,6 milioni di euro mentre Amundi raddoppia a 1,09 miliardi (534 milioni). Per Azimut (decimo per patrimonio con 31,9 miliardi) raccolta positiva con 596,6 milioni. Continuano infine i deflussi dal gruppo Banco Popolare (undicesimo per patrimonio con 30,4 miliardi): il saldo finale del mese è’ di -59,2 milioni, ma nettamente meglio rispetto ai -1,27 miliardi di gennaio.

RACCOLTA MENSILE

+20 mld

PATRIMONIO GESTITO

1.675 mld

 

Fondi flessibili

+5,5 mld

Fondi obbligazionari

+4,3 mld

Fondi azionari

+2,3 mld

Fondi bilanciati

+2,1 mln

Fondi di diritto estero

+11,2 mln

Fondi di diritto italiano

+2,9 mld