di Andrea Pira

Si delinea il calendario per l’introduzione anche in Cina di un’assicurazione sui conti correnti bancari e per la liberalizzazione dei tassi di interesse sui depositi. A dare indicazioni sul percorso che seguiranno queste riforme è stato ieri il governatore della Banca centrale, Zhou Xiaochuan. Il piano di assicurazione dei depositi dovrebbe essere svelato entro giugno. Entro l’anno dovrebbe invece essere rimosso il tetto ai tassi sui depositi. La possibilità di una piena liberalizzazione è «molto alta», ha detto lo stesso Zhou. Nell’attuale sistema è la People’s bank of China a fissare un livello di riferimento per i tassi da offrire, che gli istituti possono superare al massimo del 30%. Entrambe le riforme rientrano nel processo di apertura del sistema finanziario ai capitali privati. Il numero uno della PboC ha comunque sottolineato che l’istituto manterrà una politica monetaria prudente, pur aprendo a un certo grado di flessibilità. I dati macro dei primi due mesi dell’anno hanno riportato l’immagine di un’economia cinese in affanno, spingendo gli analisti a ipotizzare nuovi interventi della banca centrale per sostenere la crescita. Tra novembre e febbraio la PboC ha già tagliato per due volte i tassi di interesse e ridotto di 50 punti il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche. Gli istituti cinesi hanno concesso a febbraio nuovi prestiti in yuan per 1.020 miliardi, rispetto ai 1.470 miliardi di gennaio, ma sopra il consenso di 750 miliardi. (riproduzione riservata)