Il Comune di Venezia e Generali Italia, proprietaria di gran parte delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco, hanno trovato un accordo per definire la destinazione d’uso dell’edificio nel rispetto della sua unicità e dei valori storici, architettonici e culturali che esprime.

Con la stipula dell’accordo, che pone fine alla situazione di incertezza e alle divergenze interpretative in merito alla destinazione d’uso delle Procuratie Vecchie, Generali si impegna ad avviare, entro il 2015, un’importante opera di ristrutturazione dell’edificio.

Philippe Donnet, Amministratore Delegato di Generali Italia, ha commentato: “Venezia e le Procuratie Vecchie fanno parte della Storia di Generali. Siamo quindi lieti di aver raggiunto questo accordo che ci permetterà di realizzare gli interventi necessari per ridare nuovo impulso a questo edificio unico al mondo non solo a beneficio delle persone di Generali ma anche di tutta la città di Venezia”.

In base all’accordo vengono determinate definitivamente le destinazioni d’uso dell’immobile. In particolare:

– Viene confermata l’attuale destinazione d’uso della parte dell’immobile adibita ad uffici di Generali e ad attività di natura commerciale;

– Generali Italia, nella parte oggi libera delle Procuratie Vecchie, potrà destinare il 70% degli spazi per scopi di interesse generale a carattere culturale, scientifico, di alta formazione, di tutela della salute e dell’ambiente, di sostegno sociale o per la promozione dell’immagine della Città di Venezia. Il restante 30% potrà essere destinato ad uso privato come uffici o attività compatibili con la vocazione storico-artistica dell’edificio e con la sua ubicazione nell’area marciana.

Inoltre, parte degli spazi destinati ad uso di interesse generale, saranno concessi in comodato d’uso gratuito, per almeno vent’anni, al Comune di Venezia per attività di rappresentanza e per ospitare iniziative e istituzioni di rilevante interesse internazionale o nazionale.

Oltre al comodato d’uso gratuito, Generali annullerà un credito maturato a fine 2014 nei confronti del Comune di Venezia pari a circa € 440 mila e corrisponderà un contributo una tantum pari a € 3 milioni di Euro.