di Carlo Giuro

La necessità di integrare la pensione richiede per i cittadini europei la previsione di adeguate tutele sia per quel che riguarda le forme di previdenza collettiva che per la previdenza individuale. Le linee guida che la Commissione europea pone sono quelle di assicurare la sostenibilità finanziaria dei sistemi pensionistici e garantire l’adeguatezza delle future prestazioni previdenziali. Va ribadito poi il ruolo chiave, anche a livello europeo, di un sistema previdenziale multipilastro sottolineando come il risparmio destinato alle pensioni complementari deve svolgere un ruolo di maggior rilievo nel garantire la futura copertura delle pensioni. Mentre però per i fondi pensione settoriali/ aziendali l’aderente ha un meccanismo di salvaguardia rafforzato dalla rappresentanza delle parti sociali negli organi di governance, nel caso delle forme di previdenza individuale assume la veste di cliente e non di socio per cui va assicurato dal punto di vista normativo un presidio rafforzato. In questa prospettiva è sempre più concentrata l’attenzione europea verso gli strumenti individuali. Ultimo in ordine di tempo è l’intervento dell’Eiopa, l’Autorità di vigilanza europea su assicurazioni e previdenza, che, ha pubblicato un rapporto preliminare sullo sviluppo di un mercato unico europeo della previdenza individuale. Lo studio muove le mosse da uno specifico parere richiesto dalla Commissione Ue. La prima problematica presa in considerazione deriva dalla necessità di elaborare in ambito comunitario una definizione univoca del concetto di terzo pilastro soprattutto per delineare le opportune differenziazioni rispetto ai regimi professionali che sono disciplinati dalla Direttiva Iorp in elaborazione Si suggerisce poi la introduzione, attraverso la redazione di una specifica Direttiva, di regole comuni di tutela dei consumatori in materia di trasparenza e informativa, pratiche distributive, requisiti professionali e governance per tutti i prodotti previdenziali. Si considera poi la introduzione suggerita, tramite Regolamento, di un 29° regime (oltre cioè quelli dei 28 singoli Paesi che compongono la Ue) volto a eliminare gli attuali ostacoli che si frappongono a un mercato unico della previdenza. La conseguenza ultima potrebbe essere quella della diffusione di nuovi prodotti altamente standardizzati. L’Eiopa intende poi organizzare su questi temi un’audizione pubblica nella prima parte del 2014. La seconda parte del documento è invece dedicata ai temi cosiddetti di protezione dei consumatori: trasparenza e informativa per gli aderenti, canali distributivi e politiche di vendita, requisiti professionali dei distributori dei prodotti, possibile certificazione per i prodotti previdenziali ad adesione individuale. (riproduzione riservata)