Toyota dovrà pagare una multa record negli Stati Uniti, pari a 1,2 miliardi di dollari (870 mln euro). Si tratta, ha affermato il ministro della giustizia Eric Holder, della più alta nella storia americana mai elevata a un costruttore automobilistico. La sanzione è arrivata dopo quattro anni di inchieste condotte dall’Fbi, la polizia federale, e dal dipartimento della giustizia di Washington.

Tutto era partito nel 2009 in seguito a cinque incidenti mortali provocati dall’accelerazione improvvisa e incontrollata di alcuni veicoli prodotti dalla casa giapponese.

All’inizio si era pensato a una disfunzione del regolatore di velocità, ma successivi indagini avevano evidenziato che il problema stava nei tappeti che bloccavano il pedale dell’acceleratore.

Secondo l’accusa, Toyota ha deliberatamente mentito al pubblico e alle autorità, nascondendo la gravità della situazione. In sostanza, si legge nella sentenza, il costruttore «ha trattato come un semplice problema di relazioni pubbliche una grave questione di sicurezza pubblica». I giapponesi hanno riconosciuto la loro colpa, impegnandosi a sottoporre le procedure di sicurezza a un organismo indipendente. In cambio, la casa nipponica potrà sottrarsi a qualsiasi giudizio di colpevolezza nell’arco di un triennio. Ciò non avverrà nel caso in cui Toyota dovesse violare i termini dell’accordo.

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