Viene quasi da piangere, se si pensa a tutti gli effetti negativi ricaduti sulle teste degli italiani a seguito dell’introduzione della Tobin Tax. Quella che doveva essere la scure sulla speculazione (nemmeno lontanamente sfiorata) ha invece portato un aumento della volatilità in borsa, con un quarto (a dir poco) degli scambi di Piazza Affari andati in fumo; danni al gettito da Irap, Ires e capital gain; chiusura di alcune società d’investimento; duro colpo alla reputazione dei mercati finanziari, oltre a un gettito inferiore a quello previsto di circa l’80%. Tutto questo per 159 milioni di euro. A tanto infatti ammontano le entrate tributarie derivanti dalla tassa sulle transazioni finanziarie per il periodo marzo-ottobre 2013 (contenuto nel bollettino dell’Agenzia delle Entrate di gennaio-ottobre 2013). Per i mesi successivi non è dato sapere, considerato che la voce specifica è magicamente sparita dal bollettino gennaio-novembre 2013 dell’Agenzia delle Entrate. Ma visto che al peggio non c’è mai fine, lunedì prossimo ci sarà un incontro alla Camera, promosso da Francesco Boccia del Partito democratico, che mira a sensibilizzare verso un ulteriore inasprimento della Tobin Tax. A pensarci bene, viene proprio da piangere. (riproduzione riservata)