L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il rating A- di Generali, risolvendo così il CreditWatch avviato in seguito alla revisione dei criteri globali di valutazione introdotta lo scorso anno. L’outlook è negativo.
S&P ha implementato una revisione dei criteri globali di valutazione che causerebbe un declassamento automatico ove un’entità finanziaria non fosse in grado di superare un oneroso stress test, basato su un complesso di gravi crisi finanziarie storiche che hanno colpito il Messico, la Tailandia, la Russia e la Grecia. Generali ha superato lo stress test estremo di S&P’s dimostrando chiaramente la sua capacità di mantenere una solvency positiva anche in uno scenario di estrema tensione.
“È un risultato importante per Generali, il segnale più chiaro della solidità intrinseca del Gruppo”, ha dichiarato il CEO del Gruppo Generali, Mario Greco. “La nostra capacità di superare uno scenario di stress di tale entità è una dimostrazione delle significative riserve di bilancio e della flessibilità finanziaria di cui oggi disponiamo. Peraltro, abbiamo sempre ritenuto del tutto improbabile lo scenario di un eventuale default dell’Italia. La conferma di S&P è un riconoscimento importante e indipendente della diversificazione globale del Gruppo, in cui circa il 70% del nostro business e dei nostri asset è originato all’esterno del mercato domestico. Ma è anche un segnale positivo per l’attrattività dell’Italia come destinazione di investimenti. Si tratta infine di una conferma dell’eccellente progresso compiuto da Generali nella sua strategia di ricostituzione della solvency, riduzione della leva finanziaria e miglioramento della redditività”.
In seguito a questa conferma, Generali conserva la classe A nei rating sulla solidità finanziaria assicurativa assegnati da S&P e dalle altre agenzie di rating, tra cui A.M. Best.