Mediolanum ha chiuso il 2013 con un utile netto di 337 mln euro (351 nel 2012, -4%). L’utile pre imposte è stato di 544,1 mln (+9%), le masse gestite e amministrate sono state di 57,8 mld (+12%).

Banca Mediolanum ha registrato una raccolta netta di 3,33 mld, mentre la raccolta netta di fondi e gestioni è stata di 4,5 mld. Banca Esperia ha invece chiuso il 2013 con un utile netto di 1,5 mln (5,1); le masse amministrate sono state di 15,3 mld (+11%). Le masse gestite delle controllate bancarie estere si sono attestate a 2.821 milioni, +26%. L’embedded value, che riguarda tutte le attività italiane, esclusa Banca Esperia, e del mercato spagnolo esclusa l’attività bancaria, ha toccato il massimo storico di 3.999 milioni (+15%).

Il cda proporrà all’assemblea un dividendo di 0,25 euro per azione (0,10 euro già distribuiti in acconto a novembre). Massimo Doris, vicepresidente, ha sottolineato che i costi 2014 dovrebbero essere «in forte aumento, perché abbiamo in programma una serie di investimenti soprattutto in tecnologia».

Dal canto suo, l’a.d., Ennio Doris, ha sostenuto che «la nostra raccolta del risparmio gestito è molto alta e sarà alta anche quest’anno».

Il titolo ha chiuso in deciso rialzo a 6,62 euro, +3,68%.

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