di Luciano Mondellini

La cautela è d’obbligo, ma forse il mercato automobilistico italiano è uscito definitivamente dalla crisi più pesante vissuta nel secondo dopoguerra. In febbraio in Italia si sono immatricolate oltre 118 mila nuove vetture, ovvero un balzo dell’8,6% rispetto allo stesso mese del 2013.

Il risultato, buono di per sé, è ancora migliore se si considera che il dato di febbraio rappresenta un’accelerazione rispetto ai segni già positivi registrati in dicembre, +1,4%, ma soprattutto in gennaio, +3,2%. Nei due mesi del 2014 le immatricolazioni sono state oltre 236 unità, cioè il 6,02% in più dello stesso periodo 2013. «Risulta evidente che sulla tendenza degli ultimi tre mesi ha influito in maniera determinante il fatto che la domanda aveva ormai raggiunto livelli non più comprimibili. Il recupero non può essere infatti attribuibile né all’azione del governo, che nulla ha fatto per sostenere l’auto, né alla ripresa dell’economia che sembrava delinearsi all’inizio dell’autunno, ma che si è probabilmente arrestata con il nuovo calo della produzione industriale di dicembre», ha spiegato il centro studi Promotor ieri in una nota.

In questo contesto Fiat-Chrysler, che ha incrementato le vendite dell’11% negli Usa a circa 115 mila unità, si è confermata leader del mercato italiano immatricolando oltre 33.200 unità, ovvero il 7,3% in più in confronto allo stesso mese del 2013.

La quota di mercato del Lingotto è così scesa al 28,1%, ovvero lo 0,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2013. Nel dettaglio, con quasi 26 mila immatricolazioni, il marchio Fiat in febbraio ha aumentato le vendite del 9,8%, migliorando dello 0,2%la quota ora al 21,8%. Un risultato frutto dell’ottima performance della Panda che si è confermata la vettura più venduta del mercato, con il 42% di quota nel suo segmento. Bene anche la 500, con il 16,6% nel segmento A, e la 500L che ha fatto registrare una quota del 49,4% nel suo segmento. Il brand Lancia in febbraio ha ottenuto una quota del 3,7%, con oltre 4.400 immatricolazioni, in crescita dello 0,3%. Mentre il marchio Alfa Romeo, che attende il suo rilancio nel piano industriale che verrà presentato in maggio, ha registrato un calo delle vendite del 3,8% a 2.400 unità. Infine in febbraio sono state 625 le vetture immatricolate in Italia a marchio Jeep, ovvero un balzo del 7% rispetto al 2013. Oggi intanto l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, sarà al Salone dell’auto di Ginevra dove farà il punto della situazione della società in attesa del nuovo piano industriale. (riproduzione riservata)