Unipol esce dal capitale di Hines sgr cedendo la partecipazione del 18% che aveva ereditato nell’ambito dell’operazione che ha portato alla fusione con Fonsai, Premafin e Milano Assicurazioni. Il nuovo azionariato vede Manfredi Catella salire dal 10 al 22,87% e, a regime, al 28,87%. Cresce anche la partecipazione di Francesco Micheli dal 5 all’8% mentre il gruppo Usa Hines si attesta al 63,13%. Contestualmente al riassetto azionario Cristiana Pislor, già vicepresidente della sgr, è stata nominata presidente mentre Manfredi Catella continuerà a rivestire il ruolo di presidente della holding (Hines Italia Capital), oltre a quello di country head per Hines in Italia e amministratore delegato della sgr. Hines Italia sgr gestisce 11 fondi per oltre tre miliardi di euro di asset e nel corso degli ultimi tre anni ha raccolto circa un miliardo di equity compreso l’investimento del fondo sovrano Qatar Holding nel progetto di sviluppo immobiliare di Porta Nuova. Hines Italia sgr dispone in prospettiva di oltre 1,5 miliardi (provenienti da investitori italiani, nordamericani, europei, asiatici e mediorientali) da destinare al mercato italiano.
“La crescita della nostra partecipazione nell’azionariato della sgr – ha sottolineato Manfredi Catella – è un importante passo nel percorso di consolidamento della partnership nel mercato italiano. Il settore immobiliare rappresenta un’industria strategica per lo sviluppo economico del Paese che proprio nel territorio ha una delle proprie risorse principali e che attraverso progetti responsabili e rigorosi, sia pubblici, come l’Expo, sia privati, come Porta Nuova, potrà riaffermare l’attrattività e la credibilità dell’Italia”. Nell’operazione Hines è stata assistita da Davide Braghini dello studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e dallo studio Maisto e Associati mentre il notaio Lodovico Barassi ha curato i trasferimenti azionari e le modifiche conseguenti all’operazione.