Mario Greco, il group ceo delle Generali, ha ricevuto nel 2013 emolumenti per un totale di circa 2,7 milioni di euro, secondo quanto emerge dalla Relazione sulla Remunerazione 2014 della compagnia.

Si tratta di 1,3 milioni come retribuzione fissa e di circa 1,4 milioni di bonus. A questi importi si aggiungono 783 mila euro quale indennizzo a copertura delle conseguenze fiscali alla tempistica di assegnazione della titolarità delle azioni attribuitegli quale Entry Bonus.

Si tratta di un rimborso di tasse pagate da Greco per il bonus in azioni concordato nel giugno 2012 per il suo ingresso in Generali a compensazione della rinuncia degli incentivi del precedente datore di lavoro, ovvero Zurich. L’assegnazione una tantum di 380 mila azioni (con lock up al 2015 e al 2018) si è materializzata però dopo l’assemblea dell’aprile 2013, quando le azioni Generali si erano già nettamente rivalutate in Borsa, il che ha comportato un maggior esborso in imposte per Greco, ora rimborsato.

Al ceo sono inoltre andati benefici non monetari per 110 mila euro, relativi alla previdenza integrativa a carico della compagnia. Il fair value dei compensi in equity per la parte di competenza del 2013 è inoltre pari a 283mila euro circa, ma le azioni saranno assegnate solo dal 2016. Dalla Relazione emerge inoltre che il presidente Gabriele Galateri nel 2013 ha percepito emolumenti per la carica di circa 1 milione di euro. A Sergio Balbinot, chief investment officer, vanno un totale di 3 milioni di euro, che però includono anche 1 milione relativo al piano di lungo termine del 2011.

Fonte: Radiocor