di Anna Messia

La decisione è di martedì scorso quando il consiglio di amministrazione del Fondo Pensione degli agenti di assicurazione, ha deciso di bloccare eventuali richieste di trasferimento degli iscritti. Una decisione presa dopo che i nuovi criteri per la redazione dei bilanci tecnici dei fondi pensione (stabiliti con il decreto ministeriale 259 del 2012) hanno fatto emergere passività attuariali per il fondo partecipato da circa 16 mila agenti che ammonterebbero a 780 milioni di euro. Il fatto è che le nuove regole prevedono che le riserve tecniche debbano essere calcolate tenendo conto esclusivamente degli iscritti al fondo alla data di valutazione. In pratica non si possono considerare i nuovi iscritti, che dovranno contribuire a sostenere le pensioni degli agenti più anziani. Il consiglio di amministrazione che si è insediato il maggio scorso, dopo aver preso atto del disavanzo attuariale del fondo che investe circa 750 milioni ha individuato due piani di riequilibrio che sono stati presentati alle fonti istitutive, ovvero alle rappresentanze sindacali degli agenti da una parte e all’Ania, che raccoglie le compagnie. Ma finora non c’è l’accorso e in attesa del via libera sul nuovo piano il cda ha deciso appunto di sospendere i trasferimenti volontari «considerando che le eventuali richieste di trasferimento produrrebbero effetti immediati e irreversibili, compromettendo la funzione di garanzia del patrimonio per l’intera collettività», come scritto nel provvedimento del cda. Una situazione che preoccupa l’Anapa, l’associazione degli agenti guidata da Vincenzo Cirasola, che sarebbe pronta ad alzare l’attenzione anche sul fatto che nell’ultimo bilancio approvato dal fondo ci sono 182 milioni di euro di partecipazioni azionarie, cui si aggiungono 13 milioni di fondi di private equity. Oltre a una gestione immobiliare, tramite due società, per un totale di 50 milioni. Insomma l’intenzione di Anapa sarebbe quella di aumentare la trasparenza del fondo e per vederci chiaro sarebbe pronta a nominare un esperto in materia: il professor Claudio Cacciamani, ordinario di economia degli intermediari finanziari, consulente e revisore contabile di numerosi fondi pensione. (riproduzione riservata)