Rally di Carige a Piazza Affari (+12,9%) in attesa che oggi il cda alzi il velo sui conti 2013 e soprattutto sul piano industriale fino al 2018. Dovrebbe essere confermato l’aumento di capitale da 800 milioni (che, unito all’effetto della rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia, determinerebbe un CT1 ratio dell’8,7%). Le operazioni chiave per l’esecuzione del piano industriale dovrebbero contenere anche la cessione di Carige a.m. sgr con una plusvalenza di 93 milioni; la svalutazione radicale degli avviamenti (94% del valore iscritto) per 1,67 miliardi; un focus sulla cessione delle compagnie assicurative e l’avvio della valutazione della dismissione di altri asset non core. La copertura delle sofferenze è attesa in aumento dal 49,8 a oltre il 56% e quella degli incagli sopra il 20%. Da quanto risulta a MF-Milano Finanza il risultato economico 2013 evidenzia una perdita netta consolidata di circa 1,7 miliardi determinata da componenti della gestione non ricorrente per oltre 1,1 miliardi. Il risultato della gestione ordinaria è negativo per quasi 600 milioni, soprattutto per effetto delle rettifiche nette su crediti totali per oltre 1 miliardo. Il piano industriale punterà a riconfermare la vocazione di banca commerciale focalizzata nel Nord Italia, al servizio di famiglie e piccoli-medi imprenditori, e a ridurre il profilo di rischio. Gli obiettivi al 2018 comprendono un Rote fissato al 9%, un cost income del 51,4%, un Cet1 ratio BIS3 full compliant attorno all’11,5%. Quanto all’aumento di capitale, i diritti di opzione dovrebbero essere esercitabili da giugno, salvo diversa indicazione della Vigilanza.