Aviva ha concluso l’esercizio 2013 con un incremento dell’utile operativo adjusted del 6% a/a a 2,05 miliardi di sterline (3,43 mld usd), in scia all’aumento del valore dei nuovi business del 12% a 836 milioni.
Il dato esclude l’impatto della cessione della quota del 19% detenuta in Delta Lloyd del gennaio scorso.
Aviva ha aumentato l’acconto sul dividendo a 9,4 pence da 9, portando la cedola annuale a 15 pence contro i 19 pence dell’anno precedente. 

Dopo la perdita di 2,9 miliardi dello scorso anno, Aviva ha registrato un profitto dopo le tasse di 2,2 miliardi.
 
“La trasformazione in Aviva è sempre più evidente. Abbiamo focalizzato il business su “cash flow e crescita” e stiamo iniziando a vedere i benefici di ciò sulle nostre performance – afferma Mark Wilson, ceo di Aviva plc.  A seguito dell’uscita da un certo numero di business a basso margine, non strategici o con risultati non competitivi, la Compagnia è ora più “agile”, focalizzata e gestita meglio. Abbiamo incrementato in modo significativo il nostro surplus di capitale, aumentato la liquidità e dato vita a una squadra manageriale più forte”.
 
In Italia la compagnia ha raggiunto risultati in linea con i target attesi. L’utile operativo si attesta a 199,4 milioni (contro i 206 milioni del 2012). Dopo 3 anni Aviva in Italia paga nuovamente dividendi con un net cash remittance a 14 milioni e un rimborso di 6 milioni del prestito erogato dal Gruppo.
 
La compagnia ha registrato buoni risultati tecnici e commerciali nel segmento Danni, con un COR al 95,1% (99,8% nel 2012) e una crescita nei rami elementari, in controtendenza rispetto al mercato italiano.
 
Nel ramo Vita, il valore del new business si attesta a 41,6 milioni (37,5 milioni) – escludendo Eurovita, la cui vendita è stata annunciata nel mese di novembre. Anche nel 2014 la strategia di Aviva continua ad essere focalizzata su prodotti a minor impiego di capitale e su quelli Protection.
 
“Il nostro programma di trasformazione ha dato i risultati attesi nel  2013 – afferma Patrick Dixneuf, CEO di Aviva in Italia. I dati tecnici e commerciali sono positivi e abbiamo iniziato nuovamente a pagare dividendi. Il nostro business è ora più semplice e forte. Nell’arco del primo semestre andremo ulteriormente avanti con la trasformazione e al contempo valuteremo ogni opportunità di sviluppo sia nel Danni sia nell’area Protection”.