«L e banche devono concedere più credito alle piccole e medie imprese che si sono assicurate di più e meglio contro i rischi industriali. È giusto che le banche controllino questo aspetto». Questa la proposta di Carlo Marietti Andreani, Presidente dell’Aiba, l’associazione dei broker assicurativi. La proposta dell’Aiba nasce anche dall’osservazione di ciò che accade negli altri paesi? «Certamente sì, perché c’è un’evidente disparità fra le diverse economie. Le imprese italiane presentano un’eccessiva dipendenza dal finanziamento bancario, che incide per il 70%, una percentuale molto più elevata se paragonata agli altri Paesi industrializzati. In Italia, a causa del minore valore del patrimonio netto, è molto più alta anche la leva finanziaria, cioè il rapporto tra l’ammontare dell’indebitamento e il valore del patrimonio netto delle imprese». E ci sono differenze tra un paese e l’altro? «Nel nostro Paese, il rapporto tra debiti finanziari e Pil è decisamente inferiore rispetto a quello di Francia, Spagna e Regno Unito. Negli ultimi anni, la dipendenza dal finanziamento bancario è rimasta elevata in Italia, a differenza di quanto avvenuto nei Paesi anglosassoni e nell’area euro che hanno registrato una diminuzione, a fronte di un accresciuto ricorso ai bond». Che effetto avrebbe questa proposta sulle imprese? Aumenterebbe i loro costi? «No, nessun aggravio di spesa per le imprese, ma valorizzerebbe la loro spesa assicurativa. Infatti pensiamo si debba individuare con il sistema bancario una procedura che permetta ai rating bancari di premiare le aziende maggiormente protette garantendo loro condizioni di accesso al credito più favorevoli, in quanto meno rischiose e più affidabili per le banche. In questo senso, il broker può fornire un aiuto concreto alle Pmi, perché va a colmare la carenza di know-how dovuta a dimensioni aziendali che non consentono la presenza in organico di figure specializzate». (a.bon.) Carlo Marietti Andreani