Utile netto consolidato in crescita nel 2012 per il gruppo Unipol stand alone, che ha chiuso l’esercizio con un risultato consolidato di 241 milioni, a fronte di una perdita di 93 mln nel 2011 post impairment (utile di 112 mln ante impairment), superando l’obiettivo del piano industriale fissato a 225 mln. Considerando il nuovo perimetro con il gruppo Premafin/Fondiaria-Sai, l’utile netto è pari a 441 milioni, comprensivo del risultato consolidato negativo del gruppo Premafin/Fondiaria-Sai pari a 889 mln (relativo al secondo semestre 2012) e al beneficio di 1.089 mln derivante dall’applicazione del principio contabile Ifrs3. Torna il dividendo: la proposta del cda è di 0,15 euro per ogni azione Unipol ordinaria e 0,17 euro per le privilegiate.

Sono stati invece peggiori delle attese degli analisti i risultati di FonSai, principalmente a causa del rafforzamento delle riserve e per svalutazioni del portafoglio real estate e dell’avviamento. La perdita netta è ammontata a 799,6 milioni, pur in miglioramento rispetto al passivo di 1,034 miliardi registrato nel 2011. I premi del lavoro diretto e indiretto sono ammontati complessivamente a 10,033 mld (-7,2% a/a). Nei rami danni sono stati raggiunti 6,421 mld (-9,1%), mentre 3,612 mld si riferiscono ai rami vita, in calo del 3,8%. La flessione dei premi Rc auto è stata del 9,1%. Il Combined ratio comprensivo del lavoro diretto è risultato pari al 105,4% (110,4% nel 2011).

La holding Premafin ha riportato una perdita consolidata in calo a 882,2 milioni (1,037 mld nel 2011) e un patrimonio netto in crescita a 2,396 miliardi dai precedenti 1,274 mld. I premi del ramo vita sono scesi a 3,6 miliardi (-3,8%), mentre il ramo danni ha accusato un arretramento del 9,1% a 6,4 miliardi.

All’interno del gruppo, Milano ass. ha registrato nel 2012 una perdita netta consolidata di 216 mln, in calo rispetto ai -487,5 mln riportati nel 2011. I premi del lavoro diretto e indiretto sono stati pari a 3,1 mld (-7,8% a/a), il totale dei ricavi a 3,6 mld (3,8 mld).

«Si chiude un ciclo per il gruppo Unipol», ha detto l’a.d. Carlo Cimbri, «e con il bilancio 2012 si chiude un ciclo anche per il gruppo Fondiaria Sai. Il nostro obiettivo, riportando la normalità nella gestione del gruppo Fondiaria Sai, è quello di consentire alle professionalità che vi operano di potersi concentrare sul core business, contribuendo assieme ai colleghi di Unipol al perseguimento degli obiettivi del nuovo piano industriale e alla creazione di valore per i nostri stakeholders». I dipendenti che usciranno dal gruppo UnipolSai saranno in tutto 2 mila, in base all’accordo firmato con i sindacati. Infine, Cimbri ha detto che non è ancora possibile stabilire il valore del patrimonio immobilare a causa della gestione «alquanto disordinata» dell’era Ligresti.

© Riproduzione riservata