Nel mese di gennaio la nuova produzione vita raccolta in Italia da imprese italiane e rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 4,9 mld, con un aumento del 45,8% rispetto allo stesso mese del 2012.

Includendo anche l’attività del campione delle imprese U.E., con premi sei volte più elevati di quelli raccolti a gennaio 2012 e pari a quasi € 1 mld, i nuovi affari vita complessivi sono ammontati a € 5,9 mld, registrando un aumento del 67,1% rispetto allo stesso mese del 2012. Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di gennaio i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno registrato una significativa variazione positiva (+36,2% rispetto allo stesso mese del 2012), anche come effetto del forte calo che si era invece osservato a gennaio dello scorso anno (-38,1%). Andamento opposto si è riscontrato per le polizze di ramo V i cui premi continuano a diminuire (-26,8% rispetto a gennaio 2012), pur trattandosi di importi molto inferiori rispetto a quelli di ramo I (meno del 2% dell’intera raccolta di nuovi affari contro il 77% costituito da prodotti di ramo I).

La restante quota della nuova produzione è rappresentata dai prodotti “linked” (ramo III) che registrano una raccolta di nuovi premi sostanzialmente raddoppiata rispetto a gennaio 2012, continuando così il positivo andamento iniziato a registrarsi già nell’ultimo trimestre dell’anno precedente; ha contribuito in particolare una positiva commercializzazione di polizze unit (la maggior parte del tipo “classiche”) i cui effetti di crescita positivi sul comparto totale sono stati controbilanciati dalla pressoché assenza di vendita di polizze index.

Positivo anche l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove  adesioni individuali a forme previdenziali, in aumento del 32,2% rispetto a gennaio 2012.

Il 78% delle imprese del campione statisticato, rappresentative dell’83% del mercato in termini di premi,

ha registrato nel mese di gennaio una raccolta superiore all’analogo  mese del 2012 e che il 40% delle imprese (per una quota premi pari al 36%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione

media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+45,8%).

Nel mese di gennaio la modalità di versamento a premio unico  costituisce la scelta maggiormente utilizzata dagli assicurati, per una  quota pari al 93% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) –  pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro  importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta  convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi  nel primo mese del nuovo anno passerebbe dal 45,8% al 41,7%.