Intesa Sanpaolo Vita ha ha conseguito nel 2012 “risultati importanti e solidi,nonostante un contesto di mercato difficile e il processo di integrazione societaria di fine 2011, basati su una strategia focalizzata sulla

massima attenzione alla solidità patrimoniale, sulla performance eccellente, sulla redditività

sostenibile e sulla realizzazione di prodotti e servizi best in class”, si legge in una nota.

Il risultato consolidato del Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita al 31 dicembre 2012 si attesta a 343 milioni(+268%) rispetto ai 93 milioni consuntivati a chiusura 2011:

– i proventi netti derivanti dalla gestione finanziaria sono pari nel 2012 a 2.582 milioni in incremento del 130% rispetto ai 1.121 milioni del precedente esercizio.

– Gli oneri derivanti dalle altre componenti di gestione sono stati pari nel 2012 a 2.065 milioni in incremento del 120% rispetto ai 936 milioni del precedente esercizio. Di questi, gli oneri operativi sono stati pari a 121 milioni, in forte calo rispetto ai 130 milioni del precedente esercizio (-7%). Con riferimento alla componente Vita gli oneri operativi registrano una contrazione ancora più marcata con un consuntivo 2012 pari a 86 milioni rispetto ai 102 milioni dell’esercizio 2011 (-15%). L’incidenza degli oneri operativi sulle masse in gestione si attesta a 13 bps a livelli di assoluta eccellenza nel mercato pur garantendo un

livello di servizio comparabile alla best practice del risparmio gestito. Nella componente Danni sono stati fatti investimenti per la crescita (campagna pubblicitaria per “Viaggia con me”); tali iniziative hanno comportato un marginale incremento degli oneri operativi.

– Il risultato prima delle imposte è pari a 517 milioni rispetto ai 185 milioni del 2011 (+180%).

Il contributo ai risultati del Gruppo Intesa Sanpaolo ha superato il miliardo grazie al risultato dell’attività assicurativa pari a 713 milioni e alle commissioni corrisposte alle Reti distributive che hanno superato i 400 milioni.

Sotto il profilo della redditività sostenibile, Intesa Sanpaolo Vita ha operato su più fronti. Nel fine tuning della redditività del portafoglio assicurativo conseguendo maggior incidenza dei prodotti con profit sharing e trasformando masse a minor valore per il Cliente e la Compagnia. Nella gestione finanziaria cogliendo le opportunità date dalla ripresa dei mercati per migliorare i profili di Asset Liability Management delle gestioni separate.

Gli indicatori di sintesi vedono il ROE per il 2012 pari al 7,5% rispetto al 3,0% del 2011; il patrimonio netto consolidato si è attestato a fine 2012 a 4.578 milioni con un incremento del 49,6% rispetto ai 3.060 milioni rilevati a fine 2011.

La solvibilità di grupporileva un solvency ratio pari al 197%. Il solvency ratio individuale della capogruppo Intesa Sanpaolo Vita si attesta a 163% con una eccedenza di dotazioni patrimoniali di 1.265 milioni rispetto al minimo richiesto pari a 2.016 milioni. Estremamente contenuta la leva dell’indebitamento subordinato pari al 6% delle risorse patrimoniali computabili ai fini del margine di solvibilità. Nella redazione del bilancio 2012 non si è fatto ricorso alle facoltà del Regolamento ISVAP n. 43 relativo alle misure anticrisi.

Nel 2011 il solvency ratio si era attestato al 114% con eccedenza di elementi patrimoniali sul minimo richiesto per 267 milioni.

Gli investimenti e le disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio sono pari a 72.848 milioni rispetto ai 66.281 milioni rilevati alla fine del 2011(+9,9%).

Le riserve tecniche e le passività finanziarie al 31 dicembre 2012 sono pari a 68.761 milioni rispetto ai 64.376 milioni rilevati alla fine del precedente esercizio (+6,8%).