Pagina a cura di Sibilla Di Palma  

A tutti capita prima o poi di dover traslocare. Un’esperienza impegnativa che può essere affrontata con il fai da te, un’alternativa economica ma allo stesso tempo rischiosa visto che l’eventuale danno a mobili o oggetti ricade interamente sulle spalle del proprietario, oppure ricorrendo a una ditta di professionisti alla condizione, però, di prestare attenzione al contratto che ci si accinge a sottoscrivere e di dotarsi della giusta copertura assicurativa.

Tipi di polizze e costi. Nel caso si scelga di optare per la seconda possibilità, esistono tre tipi di assicurazione: vettoriale, responsabilità civile e da domicilio a domicilio. La prima è obbligatoria e copre i rischi connessi alla legge n. 450/1985 prevedendo che gli operatori debbano farsi carico del danno alla merce che potrebbe verificarsi durante il trasporto su strada. Dal punto di vista del rimborso, l’articolo 10 del dlgs 286 del 2005 stabilisce che il limite massimo ammonta al massimo a un euro per ogni chilogrammo lordo di merce persa o rovinata nel trasloco.

Da considerare poi che l’assicurazione non copre eventuali danneggiamenti ai beni durante il percorso dall’appartamento al furgone e dal furgone alla nuova abitazione. Se si dovesse verificare, inoltre, un sinistro a danno di terze parti della responsabilità civile risponde il proprietario dei beni. Per questo, le ditte di traslochi professioniste offrono ai propri clienti delle ulteriori coperture assicurative, a garanzia di una maggiore tutela e serenità. Tra queste, quella per responsabilità civile, che copre eventuali danni causati a persone o cose durante i lavori di trasloco; oppure «una specifica copertura assicurativa da domicilio a domicilio, che ha un costo medio, per traslochi nell’ambito cittadino, dello 0,30% del valore stabilito», spiega Sandro Gobbi, presidente dell’Aiti (Associazione imprese traslocatori italiani). In questo modo, per esempio, se il valore dei mobili oggetto del trasloco è pari a 10 mila euro, il costo della polizza si attesterà attorno a 30 euro.

Aspetti ai quali fare attenzione. Se si sceglie di affidarsi a una ditta di professionisti occorre fare attenzione ad alcuni aspetti: per esempio, è consigliabile accertarsi che sia in possesso dell’iscrizione all’Albo degli autotrasportatori per conto di terzi istituito presso le province. Fondamentale è poi «la disponibilità del traslocatore a effettuare un sopralluogo tecnico», specifica Gobbi. «Questa condizione dovrebbe essere preliminare a qualsiasi avvio di trattativa. Altrettanto importante è l’applicazione del contratto di trasloco pubblicato da Unioncamere».

Occhio, poi, alla scelta di optare per un mix di fai-da-te e aiuto professionale. Scegliendo, infatti, di imballare in maniera autonoma le merci e affidandosi ai traslocatori solo per le operazioni di facchinaggio e trasporto è possibile risparmiare, ma esponendosi anche a rischi aggiuntivi. L’assicurazione, infatti, in questo caso procede a rimborsare soltanto i danni causati dal trasporto e dalla compressione dei cartoni, con il rischio di un contenzioso con la ditta. Altrettanto rischioso è poi il trasloco esclusivamente fai da te, un’alternativa economica in cui però bisogna considerare che l’eventuale danno a mobili, oggetti o terzi ricade interamente sulle spalle del proprietario.

Se si opta per l’aiuto di un privato, invece, si potrà contare su costi inferiori rispetto a quelli di un professionista, ma a fronte di un tipo di servizio non paragonabile, visto che il privato in genere non garantisce alcuna copertura assicurativa, con la conseguenza che in caso di danni, verso terzi o verso i propri oggetti, a rimetterci anche in questo caso è soltanto il proprietario.

I casi particolari. Sono poi state messe a punto delle polizze che coprono dei casi particolari, come per esempio i traslochi internazionali. Se si tratta di lunghe distanze, il trasporto avviene generalmente via nave, in container, con molteplici rischi. In primo luogo, gli errori di destinazione dei pacchi sono molto frequenti, così come i furti. Inoltre, occorre considerare che i propri oggetti, anche delicati, come per esempio una specchiera o una sedia a dondolo, vengono caricati insieme a merci ingombranti e pesanti e possono andare incontro a qualsiasi inconveniente prima che arrivino a destinazione. Motivo per cui questo genere di polizze è solitamente costosissimo.

C’è poi il caso delle polizze di deposito in giacenza che vengono utilizzate quando la merce non viene recapitata subito nella nuova abitazione per svariati motivi, ma viene depositata in magazzino. Questo tipo di assicurazioni appartiene al ramo furti-incendi ed è molto costoso perché il magazzino può essere preda di ladri o andare incontro a eventuali incendi.

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