Oltre 200 agenti di Toro Assicurazioni si sono dati appuntamento a Bologna per difendere la propria indipendenza e professionalità messe a rischio dal piano di riorganizzazione delle attività italiane presentato lo scorso 14 gennaio dal Gruppo Generali, che prevede l’azzeramento del marchio Toro Assicurazioni. Cancellare il marchio Toro, la cui presenza e riconoscibilità sul territorio è da 180 anni un valore essenziale per la clientela, sarebbe un’operazione in grado forse di produrre un contenimento dei costi nell’immediato, ma sul lungo periodo destinata a rivelarsi anti-economica. Sarebbe anche un pugno alla storia di un’azienda che ha accompagnato l’Italia da prima dell’Unità.

I circa 400 Agenti Toro e la squadra di oltre 2.000 tra subagenti, produttori e collaboratori di agenzia uniti sotto le bandiere del GAAT (Gruppo Agenti di Assicurazione Toro), dicono no al progetto Generali e sono pronti a giocare una nuova partita da attori indipendenti facendo leva su un patrimonio di oltre 770 milioni di euro e circa 800 mila clienti. A breve, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, sarà infatti operativa GAAT Service Srl, società a capitale diffuso attraverso la quale gli agenti potranno gestire la loro attività di intermediazione. Contestualmente è stata definita una squadra di tecnici e consulenti di standing internazionale che sosterrà gli Agenti Toro nelle scelte di indipendenza nei confronti di Generali. Responsabile dell’attività assicurativa è stato designato Roberto Favaron (ex top manager Toro Assicurazioni). Grazie alle norme introdotte dal governo Monti sulla libera collaborazione tra intermediari, la società di intermediazione degli Agenti Toro, unica nel suo genere nel nostro Paese, potrà operare con più compagnie, oltre a Generali. La manifestazione bolognese fa parte del “Giro d’Italia GAAT”. Le prossime tappe del tour degli Agenti Toro sono in programma martedì 26 marzo a Catania e mercoledì 27 marzo ad Alessandria. “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato in una nota il Presidente di GAAT Roberto Salviper l’adesione pressoché unanime dei colleghi incontrati a Roma e a Bologna. Mancano ancora due tappe per terminare il Giro d’Italia: la coesione e il caloroso entusiasmo avuti fino ad ora ci rendono fiduciosi di ottenere altrettanto successo a Catania e ad Alessandria”.