di Anna Messia

In soli due mesi i fondi e le gestioni hanno messo il turbo e hanno recuperato l’intera perdita fatta registrare dal settore nel 2012. È questo il dato più sorprendente che emerge dai consueti dati mensili comunicati da Assogestioni, secondo i quali la raccolta dei primi due mesi del 2013 è arrivata a 12 miliardi e ha interamente compensato le perdite registrate complessivamente l’anno scorso.

A febbraio l’industria del risparmio gestito ha registrato una raccolta netta di 5,2 miliardi, che si è aggiunta ai 6,5 miliardi di gennaio.

Un risultato da attribuire soprattutto alle gestioni collettive, ossia fondi e sicav, che a febbraio hanno raccolto 4,5 miliardi. Un dato che, unitamente agli oltre 700 milioni provenienti dalle gestioni di portafoglio, ha permesso al patrimonio dell’industria di raggiungere il nuovo record superando quota 1.210 miliardi. Nel comparto dei fondi sono ancora i prodotti di diritto estero ad attrarre i flussi più consistenti con una raccolta di febbraio pari a 3,3 miliardi. Mentre, dopo un timido inizio d’anno (+138 milioni) i fondi di diritto italiano hanno rialzato la testa e hanno raccolto 1,2 miliardi.

Per quanto riguarda le singole imprese il dato di febbraio appare invece piuttosto eterogeneo. Il gruppo Generali, primo per patrimonio complessivo con asset per quasi 330 miliardi, ha registrato un deflusso netto di poco più di un miliardo. Da attribuire, però, quasi interamente alle gestioni di portafoglio istituzionali (-1,2 miliardi), mentre i fondi aperti hanno chiuso in positivo per 221 milioni. A raccogliere più di tutti è stato invece il gruppo Banco Popolare, con un bilancio positivo per 1,4 miliardi (e un patrimonio complessivo di 21,4 miliardi), grazie soprattutto ai fondi aperti (876 milioni) e alle gestioni di portafoglio istituzionali (550 milioni). Seguito dal gruppo Intesa Sanpaolo, che ha chiuso febbraio con un bilancio positivo per poco meno di un miliardo, grazie soprattutto a Eurizon Capital (983 milioni) mentre Banca Fideuram ha apportato solo 16,7 milioni. Al terzo posto si sono piazzate poi le Poste Italiane (908 milioni), settime in classifica per patrimonio con asset complessivi per 34,7 miliardi.

Per quanto riguarda infine le tipologia di prodotti collocati nel corso del mese di febbraio i fondi obbligazionari hanno registrato sottoscrizioni per oltre 2,5 miliardi. Mentre per i fondi flessibili la raccolta è stata pari a 1,9 miliardi. Seguono i bilanciati, ai quali i risparmiatori hanno consegnato oltre 700 milioni. Flussi netti negativi, invece, per i prodotti azionari (-138 milioni) che però da inizio anno restano comunque positivi per 66 milioni di euro. In rosso anche i fondi monetari che hanno incrementato i riscatti (-352 milioni) rispetto a gennaio (-299 milioni) e nel bimestre hanno perso complessivamente 650 milioni. (riproduzione riservata)