Atradius  ha annunciato utili ante imposte per l’esercizio 2012 pari a 156,2 milioni di euro (contro 160,1 mln del 2011), su ricavi in crescita del 3% a 1.601,6 milioni di euro.

Il risultato d’esercizio è pari a 117,3 milioni di euro.

Tali risultati riflettono la performance positiva di Atradius durante un periodo difficile per il contesto economico in tutta Europa. La crescita dei ricavi è dovuta, tra l’altro, alla forte attenzione di Atradius all’eccellenza nel servizio al cliente. 

I ricavi da attività di assicurazione, a livello generale, sono migliorati grazie all’incremento del fatturato sottoposto a copertura assicurativa da parte dei clienti effettivi. Positivo anche l’effetto sui ricavi derivante dall’acquisizione di nuovi clienti. Complessivamente il ramo Global (assicurazione del credito per multinazionali) e le unità operative in Asia costituiscono il 23% del totale dei ricavi da attività di assicurazione credito. In particolare, nel 2012, i ricavi del ramo Global sono cresciuti dell’8,1% e quelli dell’Asia del 18,6%. Nella maggior parte delle regioni ove opera il Gruppo si è registrata una crescita dei ricavi da attività di assicurazione pari ad almeno il 5%. In Spagna e Portogallo un’attesa riduzione dei ricavi ha avuto un impatto molto positivo sui risultati operativi. La crescita del 10,1% dei ricavi del ramo cauzioni a 93,6 milioni di euro è il risultato di una solida performance nella maggior parte dei mercati ove Atradius esercita il ramo.

I ricavi da servizi hanno registrato un miglioramento dell’11,4% nel 2012, guidati da Atradius Collections. Quest’ultima ha prodotto un incremento di ricavi dell’11,1% dovuto in larga parte a un aumento del 15% del collocamento del debito e a un maggior flusso in entrata di sinistri relativi alle  operazioni in copertura. I ricavi da altri servizi sono cresciuti del 13,0%. Per quanto riguarda la riassicurazione, Atradius ha registrato un incremento dei ricavi del 2,1%, con un incremento triplo dell’utile ante imposte.

Nonostante l’instabilità del contesto economico globale, il rapporto tecnico lordo di Atradius rimane stabile, registrando un lieve aumento al 51,2% dal 49,7% dell’esercizio 2011.

Isidoro Unda, Presidente e CEO di Atradius, ha commentato: “Nel 2012 si sono registrate variazioni significative all’interno delle economie in diversi Paesi. Anche con il perdurare di tassi d’insolvenza in incremento, nella maggior parte dei nostri mercati, la vasta presenza di Atradius a livello globale ha consentito ai nostri clienti di cogliere le opportunità commerciali a livello mondiale in tutta sicurezza. Il segno tangibile della fiducia nella protezione che Atradius offre ai clienti è l’ elevato  livello di soddisfazione di questi ultimi nei nostri confronti”.

Con una crescita di 66,7 milioni di euro, il patrimonio netto sale nel 2012 a 1.196,8 milioni di euro, principalmente a motivo di utili trattenuti. Si tratta di un miglioramento dovuto essenzialmente all’utile netto dell’esercizio, parzialmente compensato dal pagamento di un dividendo. La solida performance della compagnia trova espressione nei giudizi di valutazione più recenti emessi rispettivamente dalle agenzie di rating A.M. Best (rating ‘A’ eccellente) e Moody’s  (rating ‘A3’). Entrambi i rating evidenziano, come detto, la solida performance della Compagnia, le buone prospettive di business, oltre a fornire una chiara valutazione della forza finanziaria di Atradius e delle sua entità operative.

Isidoro Unda ha concluso: “livelli di stress dei contesti economici in tutti i nostri mercati restano alti, e la debolezza delle economie europee è il motivo conduttore dell’incertezza. Noi andiamo  avanti con la nostra strategia, cioè offrire supporto ai nostri clienti ovunque siano le loro operazioni commerciali, beneficiando delle opportunità di crescita offerte dai mercati emergenti. Come sempre il nostro obiettivo primario è quello di fornire ai nostri clienti i più elevati standard di valore e qualità nel servizio offerto, affiancandoli concretamente nella loro espansione commerciale e aiutandoli a proteggere il loro portafoglio crediti”.