La lettera è stata indirizzata agli oltre 4 mila agenti del gruppo Generali dal country manager per l’Italia, Raffaele Agrusti, che venerdì 15 ha aggiornato la rete sullo stato dell’arte del progetto di riordino delle compagnie in Italia che comporterà investimenti per 300 milioni. C’è stata «l’approvazione delle singole operazioni da parte dei cda delle società coinvolte», ha spiegato il country manager, «oltre alla presentazione delle istanze all’Ivass». Autorità permettendo, la nuova Generali Italia Spa vedrà la luce entro luglio e nascerà dalla trasformazione di Ina Assitalia, che sarà arricchita con il conferimento di ramo d’azienda di Direzione per l’Italia di Assicurazioni Generali, compresa Banca Generali, Generali Properties (società di gestione degli immobili strumentali) e Genagricola. Poi «entro novembre 2013» è prevista la nascita della nuova Alleanza Assicurazioni, frutto dello scorporo di Alleanza da parte di Alleanza Toro Spa, mentre Toro sarà incorporata in Generali Italia Spa. Inoltre nel 2014 è previsto un ultimo passaggio ovvero l’incorporazione di Fata Danni in Generali Italia Spa, mentre Genertel e Genertellife finiranno in una società di nuova costituzione, sempre controllata da Generali Italia. Ma i punti che più interessano gli agenti, timorosi di perdere marchi storici (i più recalcitranti sono quelli della Toro) riguardano la modalità di fusione. È previsto, ha spiegato Agrusti, «il lancio di un programma di marketing sul brand Generali che valorizzi le identità storiche delle reti del gruppo, il rafforzamento delle reti di vendita facendo leva sui punti di eccellenza e la semplificazione del modello operativo», oltre a un’unica piattaforma informatica integrata e al «miglioramento dei risultati tecnici». Un «passo storico» che «richiede l’entusiasmo di tutti voi», ha concluso il manager riferendosi agli agenti.