Vtb ha confermato le trattative con la joint venture Ppf-Generali per rilevare il 38,5% di Ingosstrakh, tra le principali compagnie dell’ex Unione Sovietica, controllata al 60% dall’oligarca russo Oleg Deripaska. «Confermiamo l’esistenza di trattative da parte di Vtb sull’acquisto della quota di Ppf in Ingosstrakh», ha dichiarato ieri il numero uno del gruppo finanziario russo, Andrei Kostin, secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax. Anche fonti finanziarie vicine a Trieste confermano i contatti. Nei giorni scorsi il quotidiano Vedomosti aveva anticipato le indiscrezioni sulle negoziazioni tra le parti per la cessione a Vtb della quota del 38,5% della compagnia russa detenuta dai cechi di Ppf assieme al gruppo guidato da Giovanni Perissinotto. Generali detiene l’1% di Vtb e ha buone relazioni con il management della banca con cui è in piedi da mesi una trattativa per sviluppare accordi di bancassicurazione. L’intervento di Vtb nella partita Ingosstrakh potrebbe essere decisivo per sbloccare la situazione di stallo che si è venuta a creare tra Ppf e Generali da una parte e Deripaska dall’altro, che hanno rapporti tesi ormai da mesi. Inoltre potrebbe consentire a Generali di incassare liquidità, particolarmente utile in questo periodo. Il cash-in per Generali, se l’operazione andrà buon fine, sarebbe di circa 200 milioni, hanno stimato gli analisti di Intermonte. Ieri Kostin ha anche ridotto la guidance sugli utili 2011 di Vtb portandola a 90 miliardi di rubli (3,06 miliardi di dollari) dalla precedente indicazioni di 100 miliardi di rubli ma ha anche sottolineando che il gruppo non farà aumenti di capitale. (riproduzione riservata) Anna Messia