Azimut holding ha chiuso il 2011 con un utile netto consolidato di 80,4 mln euro (94,3 nel 2010). I ricavi consolidati sono stati di 325,7 mln (358,4) mentre l’utile ante imposte è stato di 87,4 mln (110,2).

Il patrimonio totale è stato di 16,5 mld euro comprensivo del risparmio amministrato (14,6 miliardi le masse gestite internamente).

La posizione finanziaria netta consolidata è stata di 98,8 milioni, sostanzialmente in linea con i 102,1 milioni di fine 2010. Nel 2011 sono stati pagati dividendi per 33,7 milioni, sono state acquistate azioni proprie per 29,1 e, l’1 luglio, vi è stato il rimborso parziale del prestito «Azimut 2009-2016 subordinato 4%» per 17,7 milioni.

Il cda proporrà all’assemblea del 23 aprile un dividendo di 0,25 euro ad azione ordinaria, invariato rispetto al 2010, in pagamento dal 24 maggio.

Per il presidente e a.d., Pietro Giuliani, «il 2011 è stato un anno difficile. Ciò nonostante, negli ultimi 3 anni, le masse in gestione hanno registrato una crescita cumulata del 34%, contro un 11% dell’industria italiana (dati Assogestioni) e la performance media ponderata dei nostri fondi, al netto dei costi, è stata del 14%, superiore sia al risk free che all’indice di settore».