Accelerazione, nel fine settimana, sul maxi progetto di fusione tra Unipol, Premafi n, Fon- Sai e Milano ass., al punto che è realistico l’obiettivo di portare al cda del 15 marzo una forchetta dei concambi. Lo ha affermato una fonte vicina all’operazione aggiungendo, in riferimento alle due diligence incrociate in corso, che «stiamo lavorando benissimo e di problemi non ce ne sono. In ogni caso, è opportuno non creare ritardi per non far slittare le varie tappe fi ssate dalla tabella di marcia. L’obiettivo è arrivare a metà aprile con un piano integrato che dovrà essere inserito nei prospetti» degli aumenti di capitale. In merito all’ipotesi di procedere a una fusione Unipol- FonSai-Milano ass., che escluda l’indebitata Premafin, che secondo alcune indiscrezioni di stampa l’Isvap avrebbe chiesto, la fonte ha spiegato che «non risulta che dall’Isvap siano pervenute richieste per escludere Premafi n dall’operazione». Al momento, sembra lontana dal successo l’ipotesi alternativa prospettata da Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo, numeri uno di Sator e Palladio fi nanziaria; la fonte ha sottolineato come «l’idea del gruppo stand alone», ossia senza la fusione con un altro gruppo industriale, «può avere un fascino per la famiglia Ligresti, ma ci sono degli impegni fi rmati», che non consentono di prendere l’ipotesi in considerazione. Infi ne, la fonte ha spiegato, che il verdetto Consob sul quesito presentato da Unipol per l’esenzione dall’opa su Premafi n e a cascata su FonSai «non è atteso in tempi brevissimi». Le banche creditrici di Premafi n si sono intanto incontrate ieri per fare il punto della situazione. Esse continuano a propendere per la soluzione Unipol. Per quanto riguarda le authority coinvolte (Consob, Isvap e Antitrust), il tema riguarda invece la fusione a quattro (Premafi n- Unipol-Fonsai, che è il cardine del piano Mediobanca. In proposito, la commissione di vigilanza guidata da Giuseppe Vegas deve valutare l’esenzione dell’opa. Dall’Isvap potrebbero invece arrivare indicazioni importanti su come calcolare il margine di solvibilità consolidato (e dunque defi nire il perimetro fi nanziario effettivo dell’operazione) tenendo conto dei debiti di Premafi n e dell’assetto del gruppo Ugf (dove è presente anche Unipol banca). © Riproduzione riservata