di Andrea Di Biase

Sator e Palladio Finanziaria vanno avanti su Fondiaria- Sai. Il fondo capeggiato da Matteo Arpe e la società di investimento guidata da Roberto Meneguzzo e Giorgio Drago hanno infatti prorogato al 30 aprile l’offerta presentata a Premafin per la ristrutturazione del debito della holding e il rilancio di FonSai. Offerta che, pur essendo stata recapitata lo scorso 22 febbraio e prorogata una prima volta l’8 marzo, non è ancora stata presa in considerazione né dalla holding né dalle banche creditrici di quest’ultima, in virtù dell’esclusiva concessa a Unipol in forza dell’accordo firmato lo scorso 29 gennaio. Nonostante la proposta della compagnia guidata da Carlo Cimbri possa dunque considerarsi blindata (almeno fino al 30 giugno, quando scadrà l’esclusiva), Arpe e Meneguzzo ritengono comunque di poter avere ancora qualche chance di successo, come testimonia anche la presentazione fatta al mercato nella giornata di martedì. In quell’occasione, l’ex ad di Capitalia si è detto fiducioso sul fatto che di fronte a una modifica sostanziale del piano Unipol l’esclusiva concessa da Premafin possa cadere, auspicando anche la possibilità che questo scenario possa concretizzarsi in tempi stretti. Una speranza, viene fatto notare in ambienti finanziari, basata anche sulle indiscrezioni secondo le quali Consob e Isvap potrebbero chiedere ai bolognesi di modificare il piano originario per evitare che Premafin venga fusa con FonSai, Milano Assicurazioni e Unipol Assicurazioni, scaricando così sulla nuova compagnia il debito da 368 milioni, seppur ristrutturato. La decisione di Via Stalingrado di modificare il piano di ristrutturazione del debito, rendendosi allo stesso tempo disponibile a sottoscrivere una tranche da 75 milioni del prestito convertendo da 225 milioni (l’ipotesi originaria prevedeva un bond da 150 milioni), avrebbe fatto venire meno anche gli ultimi dubbi dei regolatori, che a questo punto non avrebbero più motivi per opporsi alla fusione di Premafin nella nuova compagnia. Appare dunque improbabile che il piano di Unipol possa essere modificato facendo venire meno l’esclusiva. È dunque possibile che Arpe e Meneguzzo cerchino di far leva sulle eventuali divergenze che potrebbero emergere tra Unipol e la famiglia Ligresti nella stima del valore di Premafin. Tale valutazione è essenziale per stabilire le condizioni dell’aumento di capitale della holding riservato ai bolognesi e allo stesso tempo l’effetto diluitivo sulla partecipazione dei Ligresti in Premafin. Ufficialmente Sator e Palladio hanno motivato la decisione di estendere l’offerta fino al 30 aprile «perché si ritiene opportuno concedere agli amministratori di Premafin un congruo lasso di tempo per valutare le linee guida del Piano Industriale predisposto dagli Investitori per FonSai». Ieri, intanto, si è appreso che la società di investimento e consulenza Proto Consulting ha acquistato con propri investitori privati circa l’1% di FonSai. (riproduzione riservata)