Di Gigi Giudice

“Una vita intensamente vissuta di 184 anni ha alle spalle la Società Reale Mutua” ha detto Iti Mihalich, presidente della compagnia torinese, “dunque è dotata dei crismi necessari per proporre pubblicamente, nella sua sede storica da dove ha avviato l’attività, il saggio Assicurare 150 anni di Unità d’Italia: il contributo delle assicurazioni allo sviluppo del Paese”.

Aggiungendo che, anche in forza di una storia societaria che prende avvio nel 1828 e dunque anticipa la formazione dell’Italia unita, due capitoli del volume sono frutto del lavoro di uomini della Reale Mutua.

Come la compagnia torinese tenga al valore della propria vicenda è testimoniato dal museo situato al piano terra dell’antico palazzo Aldobrandini, dove si possono ammirare preziosi documenti che dimostrano come la vita della Reale Mutua si sia incrociata prima con quella del Regno di Sardegna e poi radicata con le vicende del Bel Paese.

Di fronte a una nutrita platea, è toccato al giornalista economico de “La Stampa” Mauro Sodano, fornire alcune notazioni sul saggio e orchestrare gli interventi. 

Avviati dalla videoconferenza che ha avuto come protagonista il direttore generale dell’ANIA, Paolo Garonna. Il quale ha sottolineato come la pubblicazione celebrativa dei 150 anni di attività assicurativa metta in luce la strettissima connessione fra sviluppo del Paese e assicurazione, in una prospettiva dialettica e di auspicata futura interconnessione fra welfare pubblico e industria delle polizze. Nel segno del progresso sociale e dello sviluppo sostenibile.

Gabriella Carmagnola, responsabile delle relazioni esterne dell’ANIA ha evidenziato l’impegno dell’Associazione in una serie di manifestazioni celebrative dell’Unità d’Italia. Culminate con la realizzazione del saggio che ha rilevanza anche per il fatto di vedere, per la prima volta, sommarsi i contributi delle diverse compagnie. Con la volontà di rappresentare i molteplici aspetti dell’apporto, spesso malnoto al grande pubblico, di un settore portante dell’economia nazionale. Volontà abbinata all’auspicio, oltre che di esaltare l’orgoglio dei professionisti del settore, di rimuovere i pregiudizi che ne offuscano l’immagine.

 Paolo Montalenti, ordinario di diritto all’Università di Torino , ha rapidamente sintetizzato i contenuti dei diversi capitoli della pubblicazione. Nei quali si affrontano, con approcci metodologici diversi, i temi riguardanti la storia, l’economia, l’operatività, la giurisprudenza del settore.

Su quest’ultima area si è soffermato per rilevare come il diritto assicurativo, in materia di contratti, rivesta un ruolo innovativo e trainante.

Federico D’Alessandro, dell’Università Bocconi, che ha seguito la lavorazione del saggio in termini ravvicinati, a fianco del curatore Paolo Garonna, si è soffermato sulla visione ampia e complessiva sulla presenza e sul ruolo dell’assicurazione offerta dai tasselli dei vari capitoli.

Cui si aggiunge la preziosa e fin qui inedita appendice statistica. Che determina già da sola l’importanza e la longevità dell’opera.

Il contributo delle assicurazioni allo sviluppo del Paese sta nel titolo, ma è del pari rilevante e misurabile la capacità del settore di mobilitare il risparmio e di svolgere una funzione anticiclica, a beneficio dell’economia.

Il saggio fa conoscere anche la straordinaria energia imprenditoriale dispiegata nel corso degli anni e il particolare ruolo dell’Associazione fra le Imprese, capace di trovare soluzioni innovative e risolutive come nel caso della Sofigea.

Domanda provocatoria finale: se mancasse l’assicurazione, cosa accadrebbe?

 

NOTA: Sul numero 227 di “ASSINEWS” potete trovate la cronaca della prima presentazione del volume, avvenuta a Roma, a Palazzo Rospigliosi, il 24 novembre dello scorso anno. Cronaca e sintesi sui contenuti della pubblicazione. Sfogliando le nostre notizie su www.assinews.it è possibile avere ancora più diffusi ragguagli.