Perdita netta più che quadruplicata, nel 2011, per Premafin, che ha chiuso il bilancio con un rosso di 440,3 milioni di euro, rispetto ai -102,8 milioni del 2011. La holding della famiglia Ligresti ha svalutato la propria partecipazione diretta e indiretta in Fonsai per 436,5 milioni di euro, abbassando a 3,95 euro la «stima del valore recuperabile» di ogni azione ordinaria Fonsai sulla base degli «impairment test» condotti dagli advisor della società. Il patrimonio netto di gruppo si è attestato a -32,1 mln (+350,2 nel 2010) a causa del risultato consolidato del gruppo Fondiaria- Sai e della perdita netta registrata dalla capogruppo Premafi n e dalla sua controllata Finadin. Il cda ha anche dato il via libera al piano di risanamento che prevede l’aumento di capitale da 400 milioni di euro fi nalizzato all’ingresso di Unipol nel capitale, che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea. Esso «costituisce elemento essenziale» del piano stesso, sottolinea una nota del gruppo. Il piano prevede anche una «contestuale ridefi nizione dei termini e dell’indebitamento fi nanziario della società». Premafi n ha ricevuto dalle sette banche principali creditrici una “highly confi dent letter” con un prospetto «senza vincolo per le parti», di termini e condizioni potenziali della ristrutturazione del debito; sei delle sette banche hanno ribadito che che l’accordo sarà presentato agli organi deliberativi «con parere favorevole», mentre la settima ha omesso questa precisazione. Il cda ha poi convocato l’assemblea per il 17 maggio in prima convocazione (il 21 in seconda). In sede ordinaria i soci saranno chiamati all’approvazione del bilancio, mentre in sede straordinaria andrà approvata la proposta di aumento di capitale fi no a 400 milioni di euro che sarà fi – nalizzato all’ingresso di Unipol nel capitale della holding dei Ligresti. Secondo quanto riferito da un consigliere, nel corso del cda non si sarebbe parlato delle recenti evoluzioni dell’inchiesta aperta dalla magistratura milanese che riguarda, in particolare, Salvatore Ligresti. L’inchiesta peraltro, secondo quanto indicato dallo stesso consigliere, riguarda fatti passati e non pregiudicherà l’operazione di integrazione con Unipol. © Riproduzione riservata