Anche quest’anno il Mipim riunisce a Cannes developer, costruttori, urbanisti, investitori del settore immobiliare e della finanza mondiale. «Il contesto è difficile, rischioso ma anche ricco di opportunità per i player più attivi». È la fotografia scattata da Filippo Rean, direttore del Mipim che mette l’accento sui temi principali di questa 23a edizione: i nuovi settori e i nuovi player che si fanno avanti sulla scena internazionale. «Il focus del Mipim resta favorire l’investimento. Quest’anno più che mai però l’obiettivo è favorire la gestione», spiega Rean. La liquidità è scarsa, così la gestione (che è anche un modo di valorizzare l’immobile) assume un ruolo chiave. «Nuovi comparti si professionalizzano e irrompono nel mercato. Un esempio è la logistica, terzo settore per volumi investiti in Europa. Da anni fa parte dei target di investimento ma ora si amplia, per esempio con fondi dedicati», spiega il direttore. Ma ci sono anche «nuove nicchie di mercato» come la sanità, anche queste in rapida espansione. La salute sta diventando protagonista con fondi dedicati che vedono nelle cliniche o case di riposo l’alternativa al residenziale, sempre più in sofferenza. Che l’investimento nel mattone commerciale sia uno dei business trainanti per il futuro lo evidenzia Bnp Paribas, che stima in 38,7 miliardi di euro il volume di investimenti in real estate commerciale effettuati nel 2011, il 7% in più rispetto al 2010. Poi, dice Rean, «ci sono i nuovi player, che muovono il mercato proponendo servizi prima forniti da altri». Come le assicurazioni, che sempre più si calano nel ruolo fino a poco tempo fa riservato alle banche. I nomi che circolano con più insistenza al Mipim come aspiranti finanziatrici sono Allianz e Axa RE. Proprio l’assicurazione francese (oltre 42 miliardi di euro di immobili gestiti) in questi giorni ha aumentato di due miliardi il fondo Axa Real Estate Investment Managers, oggi a quota 4,7 miliardi (di cui 2,5 miliardi già investiti) necessari a dare impulso alla debt strategy europea della compagnia, che accelererà gli investimenti già nel 2012. «In tutte le fasi di cambiamento si aprono nuove opportunità», conferma Rean. E cita il caso di Aew, un patrimonio di 47 miliardi di dollari sparso per il mondo, che ha unito tre fondi creando Logistis, piattaforma di logistica da 1 miliardo di euro, tra i maggiori portafogli specializzati nel settore in Europa occidentale, concentrato su Francia, Germania e Olanda. Al di là dell’Europa, il tema dominante è sempre Asia che, dice Rean, «rappresenta una grande opportunità d’investimento, in loco e anche all’estero. Per esempio in varie città cinesi, magari non note come Pechino o Shanghai ma che contano pur sempre tra i 10 e i 15 milioni di abitanti. Come Chongqing, megalopoli di più di 20 milioni di abitanti, importante centro industriale. I grandi player cercano partner, capitali e nuove location», spiega l’esperto. Ma l’Asia ha anche grosse capacità d’investimento all’estero. Rean cita giganti come China Investment Corporation, fondo sovrano cinese – 410 miliardi di dollari in gestione – molto più interessato alle infrastrutture e all’industria dell’Ue che non ai titoli di Stato. O il Government of Singapore Investment corporation, colossale fondo pensione e, gli omologhi fondi coreani o Far Glory Land Development, il più grande developer di Taiwan. Tutti con le orecchie tese verso le opportunità disponibili in Europa, che non escludono l’Italia, «al centro dell’interesse di investitori disposti a sborsare grosse cifre per luoghi di pregio (Roma in testa)». Anche quest’anno al business contribuiranno non poco gli Emirati Arabi, «presenti con Abu Dhabi Investment Authority e i developer Msheireb e di Qatari Diar», entrambi del Qatar. (riproduzione riservata)