Mitsui & Co. MOEX Offshore ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia americano patteggiando un risarcimento di almeno 90 mln di dollari (67 mln di euro) per il disastro della stazione petrolifera Deepwater Horizon. Si tratta del primo accordo raggiunto in riferimento al pozzo Macondo della British Petroleum.

Di questi 90 mln, 70 mln di dollari costituiranno un’ammenda per la violazione del Clean Water Act; i restanti 20 mln verranno investiti in progetti ambientali lungo le coste del Golfo.

La notizia dell’accordo è giunta a giorni dal processo civile per determinare le responsabilità dell’accaduto, che si terrà a New Orleans. L’incidente, che ha comportato la fuoriuscita di quasi 5 milioni di barili di petrolio, è costato la vita a 11 persone.

La BP ha messo da parte oltre 40 mld di dollari (30 mld di euro) per coprire i costi dell’incidente. La compagnia ha anche cercato raggiungere un accordo con l’amministrazione di Obama, ma se i tentativi avranno successo si vedrà solo a processo.

Secondo i termini dell’accordo raggiunto con la MOEX, 45 mln di dollari dei 70 di ammenda andranno al governo federale, mentre i rimanenti 25 mln andranno a risarcire gli Stati che si affacciano al Golfo e che hanno subito danni ingenti a causa dell’incidente: la Louisiana, il Texas, il Mississippi, l’Alabama e la Florida.

“Si tratta di un accordo molto importante, ma pur sempre solo un primo passo, verso il riconoscimento delle responsabilità che hanno determinato questo incidente e verso un’efficace azione di protezione dell’ecosistema del Golfo del Messico”, ha detto il procuratore generale Eric Holder.

La MOEX, che possedeva una quota del 10% nel pozzo di Macondo, aveva già raggiunto un accordo con la BP l’anno scorso per contribuire ai costi dell’incidente con 1,1 mld di dollari (820 mln di euro).

“Ha senso che la MOEX non paghi miliardi in ammende, visto il ruolo secondario che ha avuto nella tragedia”, ha commentato David Uhlmann, ex responsabile della sezione crimini ambientali presso di Dipartimento di Giustizia e professore presso la Michigan University Law School. “Ma l’importo accordato è estremamente esiguo a fronte delle enormi perdite economiche e dei danni ambientali provocati dalla fuoriuscita di petrolio”.