di Anna Messia Ci risiamo. La situazione non è ancora al livello dell’allarme rosso del 2009, ma anche per il 2012 si prevede un nuovo boom dei mancati pagamenti delle imprese. A tastare il polso al mercato è l’olandese Atradius, una delle società leader mondiale nell’assicurazione del credito, che in Italia ha un giro d’affari di circa 77 milioni. Ma il dato più significativo riguarda il fatturato che il gruppo guidato in Italia da Massimo Mancini copre complessivamente nella Penisola: si tratta di pagamenti per un ammontare che supera i 15 miliardi di euro, che Atradius si è impegnata ad assicurare. E proprio su quest’ultimo settore di attività il gruppo (che si occupa anche di cauzione e servizi di recupero crediti) sta registrano un pesante peggioramento della situazione, con i sinistri che hanno ripreso a salire dopo l’andamento positivo registrato nel 2011. A impennarsi sono state in particolare le denunce di mancato pagamento, che in questi primi mesi del 2012 sono state recapitate negli uffici dell’assicuratore olandese. Denunce che non necessariamente si trasformeranno in sinistri. Perché quando l’impresa porta la pratica problematica davanti all’assicuratore viene messo in atto un piano di recupero che ha l’obiettivo di rimettere in carreggiata la società e riallineare i pagamenti. Ma non sempre questo avviene e Atradius ha già messo in conto che molto probabilmente il 2012 si chiuderà con una aumento dei sinistri, incremento che sarà particolarmente marcato nel primo semestre dell’anno: «Abbiamo iniziato a registrare un aumento delle denunce già dalla fine del 2011», spiega a MF-Milano Finanza, il country manager Mancini, «e a inizio dell’anno il trend è di un incremento medio del 30% che colpisce trasversalmente il credito commerciale, toccando un po’ tutti i settori». I numeri sono insomma il riflesso naturale delle difficoltà derivanti dall’attuale contesto economico italiano e sono la cartina di tornasole delle tensioni che le imprese stanno vivendo sul fronte dell’accesso al credito bancario. «Per quanto ci riguarda abbiamo già messo in conto che questo trend proseguirà almeno fino a giugno», continua Mancini, «Poi bisognerà verificare l’effetto sul mercato delle immissioni di liquidità in atto». In ogni caso il gruppo, che ha un rating di Standard & Poor’s pari ad A-, assicura di avere le spalle larghe per sostenere la situazione e procedere agli accantonamenti delle riserve che saranno necessari per fronteggiare il probabile aumento dei sinistri. Anche perché, nonostante l’incremento delle denunce, Atradius Italia, che ha chiuso il 2011 con un margine operativo di 8 milioni di euro, nel primi mesi del 2012 ha continuato a registrare ricavi in crescita del 21% rispetto al 2011. E poi il gruppo ha già vissuto e superato situazioni di tensione ben più pesanti di quella attuale. Nel 2009 il rapporto tra sinistri pagati rispetto ai premi incassati aveva superato il 113%. In pratica la compagnia aveva pagato più di quanto aveva ricevuto dagli assicurati. Nel 2011 il rapporto è tornato sotto il 45%. Quest’anno riprenderà con ogni probabilità ad aumentare, ma non dovrebbe comunque superare il 55%. (riproduzione riservata)