MARCO PANARA

Sarà una partita a scacchi lunghissima e dall’esito non scontato. L’uscita di scena di Salvatore Ligresti si sta trasformando in un terremoto che potrebbe far saltare gli equilibri di quella “Galassia” che ha dominato per decenni la finanzia italiana. Premafin deve valutare tutte le ipotesi sul tavolo (i suoi consiglieri sanno che rischiano azioni di responsabilità se non lo fanno) e scegliere la migliore nell’interesse della società e di tutti i suoi azionisti. E’ la ragione per la quale la proposta di Palladio e Sator non è stata prontamente rimandata al mittente spalancando definitivamente le porte all’offerta alternativa presentata da Unipol. Il motivo per il quale il successo di un piano alternativo farebbe saltare la Galassia è presto detto: Ligresti con la sua Fonsai (controllata attraverso Premafin) è uno dei pilastri di quella Galassia, e se ne uscisse l’equilibrio ne sarebbe irrimediabilmente alterato. E infatti i giochi già si stanno aprendo. C’è da sostituire l’uscente Rampl alla presidenza di Unicredit, maggiore azionista di Mediobanca, e decidere se confermare Gabriele Galateri alla presidenza di Generali, di cui Mediobanca è l’azionista maggiore. E si parla di un valzer di poltrone che potrebbe toccare la stessa Piazzetta Cuccia. Ognuno di questi tasselli, Fonsai, Unicredit, Generali, Mediobanca, inciderà su tutti gli altri. Il nervosismo si taglia con il coltello.