Il consiglio di amministrazione di ITAS Mutua che chiude la tornata dei consigli delle compagnie del Gruppo ITAS, conferma l’ottimo andamento registrato nel 2010. I presidenti delle tre compagnie del Gruppo hanno espresso grande soddisfazione per la raggiunta positività del dato di utile e per l’indice di solvibilità del Gruppo che si attesta al 158%.

La Mutua Capogruppo, in particolare, registra un margine di solidità quasi 4 volte maggiore di quello richiesto dalle norme, con un indice del 368%.

L’utile di gruppo è stato pari a 5,29 mln di euro.

Paolo Marega, che presiede il Cda della Mutua, ha così commentato: “I risultati di bilancio 2011 confermano una crescita complessiva positiva, anche in un mercato ancora segnato dalla crisi economica. Siamo particolarmente soddisfatti della significativa crescita del numero degli assicurati, in particolare dei soci-assicurati della Mutua (+18% rispetto al 2010) e di quello dei contratti, che supera gli 800mila pezzi.  È una conferma dell’espansione di ITAS sul territorio e della sua capacità di offrire prodotti innovativi capaci di rispondere alle esigenze reali delle famiglie, degli imprenditori e dei professionisti in genere”.

Il vice presidente vicario, Giovanni Di Benedetto sottolinea un altro aspetto importante di questa crescita: “ITAS ha gestito con competenza quel recupero di efficienza organizzativa che è stato uno dei punti cardine del piano strategico triennale varato tre anni fa. Le spese generali spiegano bene il grande impegno che ITAS ha riversato nel conseguire gli obiettivi: l’incidenza delle spese di gestione rispetto ai premi del lavoro diretto nella Mutua si attesta al 30,7%, con un sensibile miglioramento rispetto al 32,6% del 2010. Oggi, inoltre, constatiamo con soddisfazione che la Compagnia è in vantaggio di due mesi rispetto agli obiettivi indicati dal piano triennale. È un risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti, della rete, del personale e del management, capace di guidare e motivare i collaboratori, operare scelte tecnologiche innovative, monitorare i rischi e garantire quel recupero di efficienza, indispensabile per operare nel mercato odierno.”

Bene anche il ramo vita: Marco Radice, presidente di ITAS Vita, presenta i risultati in termini di solidità e redditività: “ITAS Vita conta un margine di solvibilità pari a 74 milioni di euro ed un indice dell’168%, un dato che la colloca tra le più patrimonializzate del mercato italiano. È il risultato di una strategia che ha ridotto l’esposizione della Società su prodotti di carattere finanziario puntando invece su soluzioni di effettiva protezione dell’assicurato.

Anche sul fronte della previdenza complementare, ITAS raccoglie importanti risultati: il fondo pensione aperto PensPlan Plurifonds si conferma al 5° posto nel mercato e vanta un patrimonio netto di quasi 244 milioni di euro.In crescita costante ancheil numero degli aderenti – che sfiora la soglia dei 40 mila iscritti – con un incidenza di quasi +13%, mentre i premi emessi aumentano di oltre il 6% a fronte di un dato negativo del mercato che registra un decremento di quasi il 10%. E non dimentichiamo che ben 2 dei sei comparti di PensPlan Plurifonds, Securitas e Serenitas, sono stati premiati con la Tripla AAA di Milano Finanza.”

Ermanno Grassi, condirettore generale della Mutua, punta l’attenzione sul saldo tecnico della Capogruppo: “In generale assistiamo ad un complessivo recupero dell’efficienza organizzativa da parte di tutte le compagnie del Gruppo. Basta guardare al saldo tecnico positivo della Mutua pari a 1.365.000 euro, con un miglioramento di oltre 3.500.000 di euro rispetto al 2010. Anche in ITAS Vita Spa riscontriamo un saldo tecnico positivo di 1.243.000 euro con un miglioramento sensibile nel margine sui premi (doppio rispetto allo scorso esercizio).

Fabrizio Lorenz, direttore generale della Mutua, conclude, infine, ricordando il peso della crisi finanziaria, pari a quello della tassazione: “Nonostante la perdurante crisi dei mercati finanziari, già nei primi due mesi dell’anno sono state recuperate gran parte delle minusvalenze da valutazione. I proventi patrimoniali e finanziari netti della Mutua si incrementano del 72%, mentre quelli del bilancio consolidato del Gruppo ammontano a oltre 54 milioni di euro”.