Le Generali introducono i limiti di età per presidente, amministratore delegato e consiglieri.

Nella Relazione sugli argomenti all’ordine del giorno all’assemblea della compagnia di fine aprile, si legge che il limite proposto è di 70 anni per il presidente, di 65 anni per l’amministratore delegato e di 77 anni per i componenti del cda, con conseguenti modifiche statutarie.

Le proposte sottoposte agli azionisti riguardano “l’introduzione di un requisito soggettivo individuale per l’assunzione della carica di componente il consiglio di amministrazione della società. Tale proposta è volta ad elevare lo standard del modello di governance della Compagnia, incrementando l’efficacia del ruolo del consiglio, di cui si eleva potenzialmente il turnover”. Tale prassi trova vasto riscontro internazionale e che si è sviluppata nel contesto europeo anche alla luce di specifiche disposizioni di legge introdotte in materia così in Francia, nel Regno Unito e in Irlanda. Viene proposto di stabilire che non possa essere eletto componente del consiglio di amministrazione della società colui che, al momento della nomina, abbia compiuto il settantasettesimo anno di età. Nel caso del presidente e dell’a.d la proposta indica un limite di età rispettivamente di settant’anni e di sessantacinque anni.