Perdita di 1,03 miliardi nel 2011 contro il rosso di 928,9 milioni di fine 2010 per il gruppo Fondiaria Sai, che conferma a 1,1 miliardi di euro l’importo dell’aumento di capitale. Gli impairment su strumenti finanziari sono stati pari a 373 milioni (tra cui le quote in Unicredit per 57 milioni, in Generali per 48,2 milioni e per 156, 3 milioni su titoli greci), su immobili e iniziative immobiliari per 284 milioni, cui si aggiungono svalutazioni su avviamenti di controllate per 101 milioni. Il margine consolidato di solvibilità è sceso al 78,2% dal 97,4% del 2010.

La nota diffusa da Fondiaria Sai sottolinea come i dati dell’esercizio 2011 confermino il trend positivo dell’andamento operativo e gestionale soprattutto in termini di rapporto sinistri a premi e di frequenza, mentre il risultato è influenzato da componenti negative che hanno carattere di straordinarietà, legate principalmente alla rivalutazione delle riserve per sinistri di esercizi precedenti e agli impairments sugli investimenti. Come già indicato a fine dicembre, al risultato negativo contribuisce per 810 milioni di euro la rivalutazione del carico residuo delle riserve sinistri del Rc auto, oltre alle svalutazioni su partecipazioni (tra cui anche quella in Premafin per 31,6 milioni), immobili e goodwill (relativa alla controllata Popolare Vita). Sotto il profilo industriale, i premi dal lavoro diretto e indiretto ammontano complessivamente a 10,8 miliardi, in calo del 16,5% rispetto al 2010. Nel lavoro diretto i premi riguardano per 7,05 miliardi i rami danni (-2%) e per 3,75 miliardi i rami vita, che calano del 34,7% a causa del ridotto apporto del canale bancassicurazione. Il combined ratio risulta pari al 112,1% contro 109,4% nel precedente. Sul fronte del margine di solvibilità, il gruppo precisa che l’impatto positivo del regolamento Isvap n 37 ammonta a 519,9 milioni, pari a un miglioramento del solvency ratio di 23,5 punti. Peraltro grazie alla ripresa dei mercati e senza considerare il risultato di periodo, all’8 marzo l’indice di copertura è prossimo al 90%, con un impatto del regolamento 37 ridotto a 5,8 punti. La capogruppo ha segnato una perdita di 1,02 miliardi di euro contro -636,4 milioni a fine 2010, dopo svalutazioni nette su strumenti finanziari per un totale di 1,03 miliardi (da 586 milioni nel precedente esercizio). La compagnia indica inoltre che tenuto conto della richiesta di informativa, pervenuta da Consob di riportare nella Nota Integrativa del Bilancio 2011 informazioni e notizie specifiche e dettagliate su alcune poste di particolare rilievo (riserve sinistri Rca, valore del portafoglio del comparto AfS, avviamenti, immobili e shadow accounting), il cda ha ritenuto opportuno procedere alla sola approvazione dei dati economici e patrimoniali definitivi dell’esercizio 2011, rinviando a una prossima riunione, prevista per il 26 marzo, l’approvazione del progetto di Bilancio nel suo complesso.

Tornando ai rami danni, nell’Rc Auto, precisa inoltre la nota – i premi crescono lievemente (+0,2%), con un premio medio in aumento dell’8,1% sul 2010, ma ‘nonostante continui la rigorosa selezione di portafoglio, si registra un netto andamento negativo dei contratti emessi in esercizi precedenti, soprattutto in alcune aree del Centro-Sud, dove si denota una notevole incidenza dei sinistri con danno alla persona e dove maggiori sono le evidenze di comportamenti opportunistici, se non fraudolenti.

 Il gruppo evidenzia peraltro la flessione dei sinistri denunciati (-15,2%) ed una riduzione della frequenza, pari a 0,8 punti percentuali. Il saldo tecnico del lavoro diretto peggiora rispetto ai 493,7 milioni segnati nel 2010 e raggiunge 742,8 milioni. Il Loss Ratio si è attestato a 87,2% rispetto all’84,4% del 2010. Da un punto di vista strettamente industriale il Combined Ratio Operativo passa dal 106,7% al 109,5%, con un Expense Ratio invariato rispetto a fine 2010. Il Reserve Ratio che rapporta l’ammontare complessivo delle riserve lorde ai premi lordi emessi, cresce considerevolmente e raggiunge 178,6% rispetto al 165,0% di fine 2010. Al 31 dicembre scorso il volume degli investimenti ha raggiunto 33,789 miliardi contro 36,014 del 2010, con un calo del 6,2% dovuto essenzialmente all’andamento dei mercati finanziari. La capogruppo ha fatto registrare una raccolta premi complessiva di 4,84 miliardi (-4,4% sul 2010), di cui 3,79 miliardi (-0,8%) nei danni e 1,04 miliardi (-15,3%) nel rami vita. Nella Rc auto i premi segnano un incremento dell’1,7% e il denunciato è in calo del 12,7%. Nel comparto vita il risultato tecnico segna una perdita di 283 milioni di euro, riflettendo la flessione della raccolta premi, ma soprattutto la contrazione dei redditi da investimenti (-9% a 476,9 milioni) e l’impatto delle svalutazioni.