di Anna Messia

Due miliardi di euro l’anno. A tanto potrebbe ammontare (secondo gli analisti di Equita) il risparmio che gli assicuratori otterrebbero grazie alla norma contro i colpi di frusta nel ramo Rc Auto contenuta nel decreto Liberalizzazioni, che ha già ottenuto la fiducia del Senato e che questa settimana approderà alla Camera. L’emendamento approvato dall’Aula prevede in particolare che saranno rimborsati solo i sinistri accertabili clinicamente. In pratica, verrebbero cancellati in un solo colpo tutti i sinistri un po’ gonfiati, o addirittura falsi, che sempre secondo i calcoli di Equita rappresentano addirittura circa il 15% del totale, e la cui cancellazione potrebbe consentire di migliorare del 6% il Combined ratio del settore, l’indice che misura appunto il rapporto tra sinistri e costi sostenuti dalle compagnie rispetto ai premi incassati. Ma c’è anche un altro effetto che la norma sui colpi di frusta potrebbe provocare tra le imprese di assicurazione: ovvero far sballare i forfait previsti in caso di applicazione del rimborso diretto, meccanismo in base al quale è la compagnia del danneggiato a risarcire quest’ultimo, per i danni fino a un massimo di 5 mila euro. L’eliminazione dei sinistri non documentati potrebbe avere un’importante ricaduta sul sistema. Con le nuove norme è infatti molto probabile che i clienti danneggiati riescano a spuntare rimborsi più contenuti rispetto al passato, visto che la documentazione da presentare dovrà essere più dettagliata. Così se in passato per un sinistro si potevano ottenere per esempio 3.000 euro, ora per lo stesso incidente il rimborso sarebbe inesorabilmente destinato a scendere. Il fatto è però che le compagnie, in base all’entità dei forfait fissati a fine 2011 per tutto il 2012, continueranno a ricevere un rimborso di 3.200 euro per ogni sinistro pagato. Il sistema viene infatti rivisto da un tavolo tecnico che si riunisce ogni anno presso il ministero dello Sviluppo, al quale partecipano anche l’Ania e l’Isvap, l’autorità di controllo sulle assicurazioni. Così, se i risarcimenti caleranno e i forfait resteranno immutati per tutti il 2012, le compagnie che esibiscono il maggior numero di danneggiati potrebbero essere avvantaggiate rispetto alle altre, perché pagheranno sinistri più bassi e continueranno invece a incassare lo stesso forfait. Mentre, viceversa, le imprese assicurative i cui clienti tendono a provocare più danni potrebbero essere svantaggiate. Uno squilibrio che l’Isvap ha ben presente, tanto che l’autorità di controllo ha già chiesto una convocazione straordinaria del tavolo tecnico. Un emendamento al Milleproroghe prevede che in futuro l’autorità guidata da Giancarlo Giannini possa fissare da sola i nuovi forfait. Ma per risolvere subito l’emergenza c’è bisogno di riunire le parti coinvolte. (riproduzione riservata)