Non è ancora chiuso l’accordo tra Premafin e le banche creditrici: dopo l’intesa di massima raggiunta lunedì sera al termine di una riunione fi ume in Banca Leonardo, restano ancora alcuni dettagli da mettere a punto e, a seguire, ciascuno degli istituti di credito coinvolti dovrà far approvare l’accordo ai propri organi interni. Per questo è al momento da escludere, secondo fonti, che l’accordo fi nale possa essere portato già al cda di Premafi n della prossima settimana, che al momento resta fi ssato al 16 marzo per l’approvazione del progetto di bilancio, all’indomani della riunione del board di FonSai. Il giorno dopo il summit plenario tra i creditori, le banche vengono descritte come «compatte ». Sarebbero ormai «tutte d’accordo» sulla proposta presentata per la ristrutturazione del debito da 368 milioni di euro della holding dei Ligresti, che prevede il riscadenziamento di 218 milioni di euro al 2016 e un prestito convertendo da 150 milioni a conversione obbligatoria dopo tre anni. È però anche vero che alcuni degli istituti di credito coinvolti, Ge e Cariparma in particolare, hanno chiesto di esaminare, per ragioni procedurali, anche la proposta alternativa al piano Unipol, arrivata da Sator e Palladio. Sarà diffi cile, tuttavia, che questo possa accadere, dal momento che il progetto delle due finanziarie è espressamente rivolto a Premafi n, cui è impossibile trattare in virtù dell’esclusiva fi rmata a fi ne gennaio con Unipol. © Riproduzione riservata