Il gruppo Generali ha chiuso l’esercizio 2011 con un utile netto di 856 milioni di euro, in netto calo rispetto a 1,7 miliardi del 2010. Sul risultato, ha spiegato la compagnia, hanno infl uito svalutazioni straordinarie nette per 1,017 mld, riferibili in particolare ai titoli governativi greci e a Telco. Il cda proporrà all’assemblea un dividendo di 0,20 euro per azione, contro i 0,45 euro del 2010, per un totale di 310,6 milioni, con un pay-out del 36,4% (dal 41,1%). In particolare, il gruppo ha svalutato l’intero portafoglio dei titoli di debito della Grecia mediamente del 76%, sulla base dei corsi registrati sui mercati fi nanziari al 31 dicembre 2011. È stata inoltre svalutata la partecipazione in Telco, la holding (di cui Generali possiede il 30,6%) che detiene il 22,4% di Telecom Italia. Il risultato operativo ha invece registrato una sostanziale tenuta e si è attestato a 3,9 miliardi rispetto ai 4,1 del 2010. È decisamente cresciuto il risultato operativo nel segmento Danni, +38,3% a 1,561 miliardi. Di 2,542 mld, -16% il risultato operativo del segmento Vita. Ridotto anche il risultato operativo del segmento finanziario: -3,3% a 342 milioni. Il combined ratio è migliorato del 2,3% al 96,5% (livello top in Europa). Quanto ai premi, nel Vita sono stati pari a 46,394 miliardi, -9,3%, mentre nei Danni sono cresciuti del 3,2% a 22,765 miliardi. La struttura del capitale di Generali «si è rafforzata nei primi mesi del 2012, grazie in particolare al calo dei rendimenti dei titoli governativi italiani». La solidità del gruppo è confermata anche dal miglioramento, al primo marzo 2012, dell’indice di Solvency I a 132% (dal 117% di fi ne 2011) che si riporta ai livelli pre-crisi. Il patrimonio netto a fine 2011 era pari a 15,486 miliardi (da 17,49 mld di fi ne 2010). Per il 2012, il Leone prevede «una riduzione delle signifi cative componenti straordinarie che hanno inciso nel 2011». Secondo l’amministratore delegato del gruppo,, Giovanni Perissinotto, «il nostro risultato 2011 ha risentito dell`impatto di svalutazioni straordinarie. Prevediamo, quindi, per l’esercizio in corso un utile in forte crescita. Nel corso di un anno segnato dall`aggravarsi della crisi del debito sovrano, abbiamo confermato la nostra capacità di realizzare solidi risultati industriali, continuando inoltre a rappresentare un punto di riferimento per i risparmiatori ». © Riproduzione riservata