Sulla base delle informazioni fornite in via anticipata dalle imprese di  assicurazione con sede legale in Italia, l’ANIA ha raccolto i dati statistici provvisori relativi ai premi lordi  contabilizzati nel 2011 per il lavoro diretto italiano (escludendo cioè i premi connessi all’attività  di riassicurazione e all’attività estera) dei rami Danni e dei rami Vita.

Nel 2011 la raccolta complessiva dei premi delle imprese di  assicurazione è stata pari a circa 110 miliardi in calo, in termini  nominali   e  omogenei, del 12,2% rispetto alla raccolta del 2010 (-14,5% in termini reali). La dinamica è il risultato di una diminuzione dei premi del settore Vita (-18,0%) e di un aumento dei premi del  settore Danni (+2,6%).

Le variazioni sopra riportate sono state calcolate a termini omogenei,  ossia  considerando per il 2010 lo stesso insieme di imprese rilevate a fine anno 2011; in  particolare, si è tenuto conto dell’uscita dal portafoglio diretto italiano di un’impresa nazionale  del comparto Danni il cui portafoglio nel corso del 2011 è stato assegnato a una  Rappresentanza in Italia di impresa europea.  In termini contabili, ossia comparando il valore del portafoglio diretto italiano,  la variazione dei premi del comparto Danni  è stata pari  a  +2,1% (anziché +2,6%) mentre la variazione del totale premi Danni e Vita è pari a  -12,3%  

(-12,2% su base omogenea).

Come conseguenza del calo dei premi nel comparto  Vita, l’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Prodotto Interno Lordo è stata nel 2011 del 7,0%, in diminuzione rispetto all’8,1% del 2010.

La raccolta premi nei rami Vita  è stata pari a  74 miliardi con una diminuzione, in termini nominali, del 18,0% rispetto al 2010 (-20,2% in termini reali). Il calo è la  diretta conseguenza sia delle fortissime turbolenze dei mercati finanziari, che hanno caratterizzato  in particolare  la seconda metà dello scorso anno, sia del persistente debole quadro congiunturale dell’economia.

Peraltro, la raccolta premi Vita del 2011 ha fatto seguito a un aumento particolarmente evidente nel biennio 2009-2010 quando si era registrata una più marcata ricerca di sicurezza da parte dei risparmiatori. Nel 2011, il volume d’affari del settore Vita rimane comunque superiore di quasi il 25% a quello del triennio 2006-2008 ed è pertanto un risultato positivo se si tiene conto delle difficoltà economiche di imprese e famiglie.

La diminuzione della raccolta  premi  è riscontrabile  in tutti i rami, ma è particolarmente  accentuata per le polizze di Ramo V-Capitalizzazione (-39,2%), che pesano solo per il 4,2% sul totale dei premi; i premi relativi alle polizze di Ramo I-Vita umana, pari a circa 57 miliardi, sono diminuiti del 16,4% rispetto al 2010, mentre le polizze di Ramo III-Linked, a carattere prevalentemente finanziario, hanno registrato una contrazione dei premi di quasi il 20% per un totale di  12,5 miliardi. Infine, i premi relativi al ramo VI-Fondi  Pensione sono diminuiti del 9,9%, (1,5 miliardi).

Con riferimento ai canali di distribuzione, va evidenziato che nel 2011 la contrazione dei premi contabilizzati Vita è stata più contenuta per i promotori finanziari (-5%) e per la rete agenziale  (-12%) rispetto al canale della bancassurance (-26%).

È rimasto sostanzialmente invariato il mix delle polizze Vita sottoscritte nel 2011: la quota di  mercato delle polizze di Ramo I-Vita umana è passata dal 75,3% del 2010 al 76,8% del 2011, mentre quella delle polizze di Ramo III-Linked è passata dal 17,1% al 16,9%. L’incidenza della  raccolta Vita sul Prodotto Interno Lordo è diminuita dal 5,8% del 2010 al 4,7% del 2011.

Nel 2011 la raccolta premi nei rami Danni è stata pari a 36,4 miliardi con un incremento, in termini nominali, del 2,6% rispetto al 2010 (-0,1% in termini reali). Come precedentemente evidenziato, la raccolta premi del settore Danni in termini contabili con il 2010 risulterebbe in crescita del 2,1% (-0,6% in termini reali).

L’incremento è spiegabile con la crescita della raccolta premi del settore Auto (+4,1%); i premi  incassati da tale settore rappresentano il 56,9% del totale dei premi Danni (55,8% nel 2010).

Per quanto riguarda gli altri rami Danni, i premi sono rimasti pressoché stabili rispetto al 2010 (+0,6%) e tale andamento è il risultato della crescita dei premi per il ramo Malattia (+0,4%),  il ramo Altri danni ai beni (+1,2%),  il settore Credito e Cauzione (+2,1%) e  i rami  Tutela  legale (+4,1%), Assistenza (+7,4%)  e Perdite pecuniarie (+9,0%)  e  della contrazione  dei  premi per la R.C. Generale (-1,1%), il settore Trasporti (-0,9%), gli Infortuni (-0,3%) e il ramo  Incendio (-0,2%).

L’incidenza dei premi degli altri rami Danni sul totale premi del comparto è scesa dal 44,2% del  2010 al 43,1% del 2011. I rami più rappresentativi sono il ramo Infortuni (8,4%), il ramo R.C. Generale (8,1%) e il ramo Altri danni ai beni (7,3%).

L’incidenza dei premi relativi ai rami Danni sul Prodotto Interno Lordo è stata del 2,3%, in linea  con il 2010.