Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

I salari stanno frenando nell’Eurozona riducendo le pressioni inflazionistiche. L’indice anticipatore della Bce (Ecb wage tracker), che raccoglie gli accordi contrattuali nell’area euro, ha segnalato un aumento degli stipendi dell’1,5% per il quarto trimestre 2025, in forte calo rispetto al 5,3% dello stesso periodo del 2024. Il rallentamento in corso quest’anno avvicina così ulteriori riduzioni dei tassi da parte della Bce, anche alla luce della debolezza dell’economia europea che si è di nuovo fermata nel quarto trimestre 2024. Lane (Bce): la politica monetaria deve restare agile per contrastare i rischi al rialzo e al ribasso sull’inflazione
Le patologie della salute mentale costano all’Italia 20 miliardi di euro l’anno, circa il 3,3% del pil, con perdite complessive per oltre 63 miliardi di euro, legate alla perdita di produttività, all’assenteismo e alla disoccupazione di lunga durata. I dati sono emersi dall’indagine «La salute mentale come motore della crescita socio-economica dell’Italia», realizzata da Angelini Pharma in partnership con The European House-Ambrosetti e presentata al ministero della Salute.
Tra Superbonus & Co gli ingegneri registrano una crescita dei sinistri legati alla responsabilità professionale. Emerge da Dual Italia, società specializzata nel segmento della Rc professionale, che ha emesso in 25 anni circa 1 milione di polizze e gestito oltre 40.000 sinistri: dall’andamento degli ultimi 10 anni si vede come le professioni tecniche, a fronte di una frequenze del 15% inferiore alle professioni economico-giuridiche, hanno un costo medio dei risarcimenti superiore del 60%.
Ivass ha dato il suo via libera all’utilizzo dei parametri specifici per il solvency II di Revo e si tratta di una notizia decisamente positiva per l’insurtech lanciata a maggio 2021 da Alberto Minali sotto forma di spac. La «personalizzazione» del calcolo dell’indice di solvibilità (che riguarda in particolare il ramo cauzioni ereditato dall’acquisizione di Elba) a dispetto della formula standard (uguale per tutte le assicurazioni) consentirà a Revo di guadagnare 44 punti di solvency (sulle metriche di settembre scorso). Risorse «liberate» che a questo punto potranno essere messe al servizio della crescita della società che fin dal suo avvio ha puntato forte sull’innovazione, in particolare nel settore delle polizze parametriche. Un via libera quanto mai opportuno considerando che, da mettere a punto c’è il nuovo piano industriale triennale, 2026-2028, cui il management di Revo avrebbe già iniziato a lavorare e che dovrebbe essere presentato entro il prossimo autunno.

Vino, olio, pasta ma anche cosmetici, profumi e tutto il mondo della cura della persona rischiano di essere i prodotti del largo consumo italiano più penalizzati da eventuali dazi imposti dalla nuova amministrazione guidata da Donald Trump. Complessivamente si tratta di un giro d’affari da 7,7 miliardi di euro, secondo un’analisi firmata da Nomisma per Centromarca, l’associazione che riunisce i brand presenti nella Penisola. In particolare, le esportazioni alimentari e di bevande generano un business di 6,5 miliardi di euro e quelle legate alla cura della casa e della persona i restanti 1,2 miliardi. Entrambi i giri d’affari non solo rappresentano una voce importante del made in Italy ma sono anche in crescita (rispettivamente a +18% e +13% nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023).
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