Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Le famiglie italiane perdono 240 euro al mese a causa dell’inflazione. È quanto emerge dalla ricerca dell’Acli su «Povere famiglie-L’impatto dell`inflazione sui redditi degli italiani» realizzata dall’Osservatorio nazionale dei redditi e delle famiglie in collaborazione con il Caf Acli e l`Iref. Nel 2022 le famiglie del panel sono state 602.566. Di queste, 474.592 famiglie, pari al 79% del totale, hanno perso potere di acquisto rispetto a prima del Covid a causa dell’inflazione a doppia cifra percentuale. In termini di reddito equivalente familiare si tratta di 1,9 miliardi di euro
Dietro la patina dei record del Ftse Mib la borsa italiana è un malato cronico, e se non si fa qualcosa in fretta per risolvere il problema potrebbe essere troppo tardi. Questo il nocciolo dell’ottavo Osservatorio sul Mercato dei Capitali di Equita, presentato ieri a Milano: uno studio in cui l’investment bank indipendente, in tandem con l’Università Bocconi, traccia ogni anno un quadro sullo stato di salute dei mercati dei capitali italiani, provando anche a individuare i possibili interventi correttivi da mettere in atto. Il manager individua «un tema strutturale di mancanza di investitori domestici di lungo periodo, quindi fondazioni, grandi assicurazioni, casse di previdenza, che in questo momento non investono molto in pmi».

Alla sbarra chi commette estorsione informatica: rischia, nelle ipotesi aggravate, fino a 22 anni di reclusione. E rischia anche l’impresa, se l’estorsione è commessa da un manager o un dipendente: si applica la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (prevista dal decreto legislativo n. 231/2001) e la sanzione può arrivare a 800 quote. Il nuovo delitto, che si trascina la responsabilità dell’impresa, è previsto nel disegno di legge in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici, che, a quasi un mese dall’approvazione del Consiglio dei ministri (avvenuta il 25/1/2024) è ora all’esame della Camera dei deputati (atto n. 1717).

corsera

In cinque anni i pagamenti digitali in Italia sono quasi raddoppiati e dietro l’impennata c’è la «generazione cashless», sotto i 25 anni. Nel 2018 i digital payment valevano 244 miliardi, l’anno scorso tra i 424 e i 440 miliardi, stima l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano che presenterà i dati definitivi 2023 il 13 marzo. L’uso del denaro digitale copre ormai circa il 40% dei consumi contro il 44% dei contanti.

Repubblica_logo

Le donne ricevono 40 miliardi in meno di pensioni rispetto agli uomini. Ilgender pay gap , la differenza di paga, si trascina così dalle giovani lavoratrici alle pensionate. E non potrebbe essere altrimenti, viste le retribuzioni più basse destinate alle donne a tutti i livelli, manager comprese. «Segregazione orizzontale e verticale», la definisce la nuova e prima analisi Inps sui divari di genere, presentata ieri a Roma.
Wind Tre va avanti per la sua strada e auspica che il White Paper della Commissione Europea che favorisce il consolidamento delle tlc venga attuato dalla nuova Commissione che si insedierà a giugno. Questa la strategia di Gianluca Corti e Benoit Hanssen, co Ceo del gruppo controllato da Ck Hutchinson, che in Italia conta su 6.400 addetti.

Il Consiglio di Stato ha sospeso il proprio parere consultivo sullo schema di Dpr sulla Tabella unica nazionale (Tun), prevista dall’articolo 138 del Codice delle assicurazioni (Cap) per la valutazione economica del danno non patrimoniale da lesioni di grave entità da circolazione stradale e da responsabilità sanitaria. Lo ha fatto con un provvedimento (il 164/2024, spedito il 20 febbraio) articolato e complesso. Da un lato critica sotto più profili la (ritenuta) mancanza di supporti tecnici e istruttori idonei, dall’altro ammonisce a non far prevalere le esigenze di sostenibilità del mercato (e dei premi a carico dei clienti) sul diritto intangibile dei danneggiati.
Nel caso di assicurazione plurima – quindi di copertura indipendente del medesimo rischio – l’assicuratore che ha pagato l’intero indennizzo ha diritto di regresso in misura proporzionale rispetto all’indennizzo contrattualmente dovuto da ognuno degli altri assicuratori. La Terza sezione civile della Cassazione, con la sentenza 4273/24 depositata il 16 febbraio (presidente De Stefano, relatore Rossetti) prende posizione su un tema molto arato dalla dottrina ma con pochi e non univoci precedenti.
Alla domanda ricorrente sulla responsabilità per gli errori commessi da un’applicazione di intelligenza artificiale risponde in modo semplice e lineare una recentissima sentenza canadese: Moffatt v. Air Canada, 2024 Bccrt 149, del 14 febbraio 2024, appena pubblicata. E la risposta si potrebbe riassumere limitandosi a citare il noto brocardo: «cuius commoda, eius et incommoda» (chi trae vantaggi da una situazione, deve sopportarne anche gli svantaggi). Un brocardo latino, dunque, risolve un problema creato dall’intelligenza artificiale.
Il rapporto Censis-Eudaimon «il welfare aziendale e la sfida dei nuovi valori del lavoro», presentato ieri a Roma, evidenzia l’importanza di un welfare «sempre più su misura» che spinga la produttività e contribuisca al benessere di tutti i lavoratori. Il 95% delle aziende esprime un giudizio positivo sulla sua evoluzione verso un approccio individuale; e l’89% degli occupati è d’accordo a una maggiore personalizzazione di beni e servizi. C’è maggiore consapevolezza della necessità di un equilibrio tra tempi di vita (che tornano centrali) e di lavoro, con il 67% degli addetti che in futuro vorrebbe addirittura ridurre il tempo dedicato all’attività lavorativa. Lo vorrebbe fare il 65,5% dei giovani, il 66,9% degli adulti e il 69,6% degli over 50enni.
La cybersicurezza è la priorità digitale e nel 2023 gli investimenti delle aziende italiane sono cresciuti a doppia cifra. Gli investimenti hanno raggiunto i 2,15 miliardi con un +16% sul 2022. Quasi i due terzi delle grandi aziende, il 62% per la precisione, ha aumentato la spesa per la difesa digitale delle proprie infrastrutture e dei propri asset materiali e intangibili. L’impegno c’è ma scorrendo il rapporto tra investimenti e Pil emerge la scarsità delle risorse messe in campo. Il rapporto tra la spesa in cybersicurezza e Pil dell’Italia è allo 0,12%, dato che colloca il nostro paese all’ultimo posto tra quelli del G7.
Solo una piccola porzione di organizzazioni in Italia, l’8% per la precisione, si dichiara sin d’ora pronta a implementare soluzioni basate su tecnologie di intelligenza artificiale. Eppure la quasi totalità delle stesse aziende (il 95%) conferma come il senso di urgenza per l’utilizzo degli algoritmi e dei modelli di linguaggio di grande formato sia aumentata negli ultimi sei mesi. il rapporto “AI Readiness Index” di Cisco evidenzia una significativa frattura tra opportunità da cogliere e livello di preparazione sui alcuni fattori chiave, a cominciare dalla scalabilità dell’infrastruttura It (reti e capacità elaborativa in primis) per proseguire con accessibilità e privacy dei dati (l’82% del campione globale lamenta il problema di informazioni aziendali residenti in “silos” che ne pregiudicano la disponibilità in modo integrato), governance e competenze.
L’Unione europea insegue l’obiettivo zero emissioni di gas serra al 2050 e ha fissato al 2035 la fine della produzione dei motori tradizionali a combustione interna, benzina o diesel. Appuntamento che le case automobilistiche preferirebbero vedere posposto. E la ragione è abbastanza semplice. I consumatori italiani, e (di più) gli europei nel loro complesso, dichiarano ancora come prima scelta per la prossima vettura da acquistare proprio le auto a benzina e gasolio.
Il decreto legge 212/2023, appena convertito dal Senato e in attesa di pubblicazione, dovrà essere attuato con un provvedimento del ministero dell’Economia, che andrà a fissare il raggio d’azione del nuovo contributo per gli indigenti, dedicato a chi deve chiudere i lavori quest’anno, utilizzando un’agevolazione che, rispetto a quanto previsto nel 2023, è stata pesantemente ridotta. Chi effettua lavori agevolati con il superbonus in zone di ricostruzione post sisma è tenuto a stipulare, entro un anno dalla conclusione dei lavori, «contratti assicurativi a copertura dei danni cagionati ai relativi immobili da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale». Sarà un decreto del ministro dell’Economia e del ministro delle Imprese e del made in Italy ad attuare questa parte del provvedimento.

Handelsblatt

 

La minaccia di attacchi hacker è in aumento e la richiesta di copertura assicurativa cresce. Tuttavia, i rischi sono spesso difficili da calcolare per i fornitori. Una recente indagine dell’autorità di vigilanza finanziaria Bafin dimostra che Gli assicuratori spesso non guadagnano con le polizze cyber. L’industria, a sua volta, chiede un maggiore sostegno statale per i grandi rischi. Secondo l’associazione digitale Bitkom, l’anno scorso l’economia tedesca ha subito perdite per oltre 200 miliardi di euro a causa di furti di apparecchiature informatiche e di dati, nonché di spionaggio e sabotaggio industriale digitale e analogico. In particolare, il numero di attacchi riusciti con l’utilizzo di software di ricatto è aumentato in modo significativo. Nonostante la leggera attenuazione di fine anno, l’autorità europea di regolamentazione delle assicurazioni Eiopa prevede che i rischi informatici continueranno ad aumentare nel 2024 a causa della tesa situazione geopolitica.