Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Il Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), nelle Linee Guida 3/2022) ha elencato 20 buone prassi per evitare i dark pattern. Come l’inserimento sul sito web di scorciatoie verso opzioni favorevoli all’utente (ad esempio pronta opzione di un link per la cancellazione dell’account) e di un link al modulo per l’esercizio dei diritti. Sono promosse anche le opzioni in blocco e cioè l’accorpamento di opzioni che hanno lo stesso scopo, lasciando comunque la possibilità di apportare modifiche più granulari. Occorre, poi, un accesso facile alle informazioni di contatto dell’azienda e del Garante, con un link alla pagina specifica del sito web relativa alla presentazione di un reclamo.
Il Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), nelle Linee Guida 3/2022) ha elencato 20 buone prassi per evitare i dark pattern. Come l’inserimento sul sito web di scorciatoie verso opzioni favorevoli all’utente (ad esempio pronta opzione di un link per la cancellazione dell’account) e di un link al modulo per l’esercizio dei diritti.
Intelligenza artificiale, la rivoluzione regolamentare che non c’è. Il tanto atteso regolamento sull’intelligenza artificiale (AI Act), definito dai legislatori europei come la prima legge al mondo che disciplina il funzionamento dei sistemi di IA, sembra lontano dall’essere una norma impregnante che andrà a impattare lo sviluppo della tecnologia. Tanto che è la stessa Commissione europea a sottolineare come “la maggior parte dei sistemi di intelligenza artificiale presenta rischi minimi o nulli” ed è quindi escluso dai contenuti del regolamento. Tuttavia, è altrettanto importante ricordare che il testo si preme di indirizzare i potenziali rischi derivanti dall’intelligenza artificiale in relazione alla salute, la sicurezza e i diritti fondamentali, così come tutela anche la democrazia, lo stato di diritto e l’ambiente.
Isistemi di intelligenza artificiale utilizzati dalle autorità di applicazione della legge per fini investigativi e giudiziari (prevenzione, individuazione, indagine e perseguimento dei reati) sono considerati ad alto rischio e devono soddisfare rigorosi criteri per garantire l’accuratezza, la trasparenza e la tutela dei diritti fondamentali. Lo prevede il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale che definisce una serie di prescrizioni nell’ambito di utilizzo dei sistemi all’interno del funzionamento della giustizia.
Pensione a rischio per il freelance che guadagna meno di 1.535 euro al mese. Solo a fronte di un pagamento di contributi mensile calcolato su tale importo, infatti, l’Inpgi riconosce un mese di anzianità utile ai fini della pensione (quindi 399 euro mensili ovvero 4.788 euro annuali). A precisarlo, tra l’altro, è lo stesso istituto di previdenza dei giornalisti che, in due circolari, la n. 1 e la n. 2 del 7 febbraio 2024, riepiloga gli adempimenti contributivi per l’anno corrente per i giornalisti occupati come co.co.co. e per quelli che prestano attività come liberi professionisti.
Nel 2023 i fondi pensione hanno guadagnato più del Tfr. Infatti, recuperando le perdite dell’anno 2022 precedente (anno nero della previdenza integrativa), i fondi pensione negoziali hanno registrato rendimenti medi netti del 6,7%, quelli aperti del 7,9% e dell’8,3% i Pip (piani individuali pensionistici), contro la rivalutazione netta dell’1,6% del trattamento fine rapporto (Tfr). Questo è il risultato su un anno, il 2023 appena trascorso. Ma sul lungo periodo, è il Tfr ad avere la meglio: sugli ultimi tre anni 2020/2023, ad esempio, la rivalutazione media del Tfr è stata del 4,5% contro un rendimento medio dello 0,3% dei fondi negoziali, dello 0,8% di quelli aperti e del 2,1% dei Pip. Allora che cosa è da preferire: il Tfr in azienda o versarlo in un fondo pensione?
 Il titolare del diritto al Tfr è il lavoratore assunto con contratto di lavoro dipendente (subordinato) inclusi quelli in prova (Corte costituzionale, sentenza n. 189 del 22 dicembre 1980). In caso di morte del prestatore di lavoro, il Tfr spetta al coniuge, ai figli e, se vivevano a carico del lavoratore, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado (in caso di mancanza di queste persone e di disposizioni testamentarie, il Tfr è attribuito secondo le norme sulla successione legittima). Quando spetta? Qual è il suo importo? Come si calcola? Che cos’è la rivalutazione? A queste e a tante altre domande intende rispondere questo inserto, analizzando la disciplina di questa speciale retribuzione differita dei lavoratori.
  • Paul Onnen nuovo Cto di wefox
wefox, insurtech leader a livello globale, ha nominato Paul Onnen nuovo Chief technology officer. Con oltre 30 anni di esperienza nel creare, guidare e seguire l’operatività di piattaforme e prodotti SaaS B2C e B2B per aziende di spicco come Amazon, Google, Expedia e Nordstrom.com, oltre a startup di successo, Paul Onnen è riconosciuto per la sua esperienza nei settori fintech, Big Data, SaaS, AI/ML e data security.

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I paradossi delle nuove regole del Ddl Capitali: da un peso troppo forte delle minoranze, anche in termini di posti in consiglio, alla difficoltà di formare elenchi di candidati tanto lunghi. Sulla lista del cda sono stati introdotti diversi vincoli, che potrebbero disincentivarne l’utilizzo. Sia Generali sia Mediobanca, se vorranno utilizzarle anche in futuro, dovranno avere innanzitutto il consenso dei 2/3 dei consiglieri, poi dovranno includere nella lista 1/3 dei nomi in più rispetto ai posti a disposizione, e se la lista uscirà vincente alla prima votazione i nomi in essa contenuti dovranno essere sottoposti a un secondo voto individuale. Inoltre, alle liste di minoranza che prenderanno più del 20% dei consensi in assemblea saranno riservati un numero proporzionale di posti in cda.
Cambia la disciplina del voto maggiorato: un voto ulteriore, rispetto ai due per ciascuna azione già previsti, ogni anno, fino a un massimo di dieci. In questo modo a essere avvantaggiati sono i soci di controllo, mentre ne escono penalizzati gli investitori di breve periodo. Uno stravolgimento? Sulla carta l’impatto è forte, ma la decisione resta, come avviene anche attualmente, in capo all’assemblea. Sarà quest’ultima, infatti, a decidere se introdurre il voto maggiorato, dando seguito al cosiddetto meccanismo dell’opt-in. Uno schema opposto all’opt-out, in vigore in altri Paesi come la Francia, dove il voto maggiorato è deciso per legge.
I furti d’auto nel 2023 hanno registrato una nuova crescita: più 5% nel confronto con il 2022. Nel mirino dei ladri ci sono soprattutto i Suv, che rappresentano il 53% degli autoveicoli rubati. Le sottrazioni, inoltre, non sono omogenee sul territorio nazionale e si concentrano in particolar modo in Campania, Lazio, Puglia e Lombardia, dove si registra il 90% degli episodi criminali. Nello specifico in Campania avviene quasi 1 furto su 3, il Lazio si attesta al 24%, la Puglia al 20% e la Lombardia al 14%. Una polarizzazione del fenomeno che negli anni è diventata semprepiù evidente e che in questi territori ha portato a un boom dei costi assicurativi.
L’ incertezza dello scenario economico; i dubbi sulla scelta dell’alimentazione, anche alla luce delle diffuse restrizioni alla mobilità imposte nelle grandi città; il costo ancora elevato dei modelli elettrici, che richiede di investire somme ingenti (non fattibili per tutti) al momento dell’acquisto; il forte rischio di svalutazione tecnologica legato alle nuove motorizzazioni. Sono alcuni dei fattori che stanno spingendo sempre più italiani a rinviare il momento dell’acquisto dell’auto e a preferire forme di mobilità alternative come il noleggio a lungo termine. A confermarlo sono alcuni dati Aniasa (Associazione che rappresenta in Confindustria i servizi di mobilità) secondo cui il fenomeno ha visto una crescita del 260% rispetto al 2020, quando i privati che utilizzavano il noleggio in Italia erano appena 65 mila.

La finanza torna in movimento con un’operazione che il mercato attendeva da tempo. E che chiude, «anche fisicamente, un percorso iniziato più di 10 anni fa, iniziato nel 2012 con l’acquisizione di FondiariaSai». Il gruppo Unipol guidato da Carlo Cimbri — che dopo l’opa e la fusione con FondiariaSai diventerà Unipol Assicurazioni — ha annunciato un’offerta sulla controllata (all’85%) UnipolSai al prezzo di 2,7 euro, valore che incorpora un premio del 12,6% rispetto alla chiusura precedente del titolo. Si farà la fusione tra le due società con l’obiettivo di accorciare la catena del gruppo assicurativo, il secondo in Italia dopo le Generali. «Chi c’era all’epoca, ricorderà una struttura molto più complessa. In questi dieci anni — ha detto Cimbri — abbiamo trasformato il gruppo e quello di oggi è l’ultimo tassello, l’ultima semplificazione attesa dal mercato».
Secondo le stime degli analisti di Deutsche Bank, quest’anno le operazioni di riacquisto di azioni proprie, relative al mercato Usa, potrebbero raggiungere la cifra monstre di mille miliardi di dollari. Anche a Trieste si stanno muovendo in questo senso. Generali è pronta a lanciare un piano di buyback da 500 milioni, che sarà sottoposto all’assemblea del prossimo aprile. Nel giorno dell’Investor Day, la compagnia ha «confermato solide performance e generazione di cassa, il forte Solvency Ratio e l’approccio proattivo alla gestione del debito» e ha lanciato un piano di riacquisto azioni». Una mossa, ha ribadito il ceo Philippe Donnet, che viene fatta perché «siamo sicuri dell’efficace completamento del nostro piano, con cui Generali ha realizzato una forte crescita e ha creato valore per tutti gli stakeholder». Il Leone ha fatto anche il punto sulle ultime due acquisizioni.
Continua la lotta tra i criminali informatici e gli esperti di security. Nel corso del 2023 per entrambe le parti è però entrata in scena l’intelligenza artificiale. I primi lo utilizzano per generare insidie informatiche sempre più incisive, i secondi per trovare validi strumenti di difesa. Il numero degli attacchi messi a punto, anche lo scorso anno, segna un netto vantaggio per i pirati informatici. A valutare la situazione nel nostro paese è il Rapporto Clusit, dell’Associazione italiana per la sicurezza informatica, rilasciato nel corso della Security Summit Streaming Edition di fine anno. Ebbene, i cyberattacchi nei primi sei mesi del 2023 si sono impennati del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Va considerato che in Italia sono andati a segno il 9,6% di tutti i gravi attacchi mondiali con un picco massimo di 262 azioni nel primo semestre.
L’introduzione del riscatto di laurea agevolato, avvenuta nel 2019, aveva risolto un problema di molti lavoratori laureati: il costo. Fino alla sua introduzione, infatti, l’onere del riscatto era legato al reddito. Più tardi lo si effettuava, maggiore era – solitamente – il suo costo. Una condizione frequente, perché spesso ci si interroga sull’utilità del riscatto di laurea con il passare degli anni, quando inizia ad avvicinarsi il traguardo pensionistico e — fortunatamente — aumenta la retribuzione.
Le aziende italiane? Sei su dieci non sono ancora puntuali nei pagamenti alle altre imprese, ma la quota dei virtuosi sta crescendo, malgrado l’inflazione e i tassi alti, l’incremento dei costi delle materie prime. Nell’ultimo anno, in Italia, sono aumentati i pagatori puntuali e calati quelli con meno di 30 giorni di ritardo, ma cresciuti quelli con ritardo di oltre un mese. Nel confronto con il 2019, la situazione risulta migliorata su tutti i fronti. Lo dice lo Studio Pagamenti 2023 di Cribis (gruppo Crif) sull’Italia, appena concluso, che ha scandagliato 1,9 milioni di imprese. Al dicembre scorso i pagatori puntuali erano il 41,1% delle imprese analizzate, poco più di quattro su dieci, in miglioramento dal 34,7% del quarto trimestre del 2019 e anche dal 40,9% del settembre-dicembre 2022. Allo stesso tempo i ritardi oltre i 30 giorni sono saliti nell’ultimo anno al 9,6% dal 9,1% del quarto trimestre 2022, ma diminuiti dal 10,5% della fine del 2019.

La direttiva europea case green (o meglio, la Energy performance of buildings directive, Epbd) si prepara all’entrata in vigore. La sessione plenaria del Parlamento in programma dall’11 al 14 marzo approverà il testo che, dopo un ultimo passaggio in Consiglio, andrà in Gazzetta Ufficiale. L’ok al provvedimento arriva dopo trattative lunghissime e dopo che, un anno fa, il Parlamento europeo ha licenziato la propria posizione negoziale, poi sottoposta al trilogo delle istituzioni comunitarie.
In base all’ultimo report Netcomm NetRetail 2023 sugli acquisti degli italiani, il 66,5% degli under 25 compra online tramite smartphone, seguono i 25-34enni con il 59,6% e i 35-44enni con il 52%. Si predilige l’uso delle app (87,6%) rispetto al web (30,4%), complici anche strumenti come Satispay, il sistema di mobile payment alternativo e indipendente dai circuiti tradizionali delle carte di credito e debito che in Italia conta più di 700mila utenti Gen Z (pari al 16% del totale degli iscritti) e che nel 72% dei casi viene usato dai 18-26enni per pagamenti in negozi fisici e virtuali, per il restante 28% per inviare denaro ai propri contatti.