Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


Il mercato delle case intelligenti a un bivio: creare ecosistemi di brand per gestire assistenti vocali, caldaie smart e sistemi di sicurezza all’avanguardia che dialogano tra loro, anche se sono di aziende diverse, oppure procedere separatamente e prepararsi a una proliferazione di prodotti simili ma realizzati da brand differenti, ognuno con i suoi standard e senza la possibilità di collegarli insieme? Solo l’evoluzione del mercato rivelerà la risposta ma, intanto, «il mercato delle smart home continua a crescere anche a fine 2023, seppur con un incremento contenuto, frenato più che altro dalla riduzione di incentivi e bonus nel comparto energetico», anticipa a ItaliaOggi Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, che presenterà dopodomani i dati ufficiali. «Il comparto delle smart home resta tra quelli principali all’interno del più ampio settore dell’Internet of Things», che a fine 2022 valeva 8,3 miliardi di euro, su del 13%, secondo gli ultimi dati disponibili di Polimi.
Diffamazione risarcita con le tabelle milanesi. Anche la lesione della reputazione a mezzo stampa va ristorata con gli standard elaborati dal tribunale di Milano, che garantiscono la liquidazione equitativa del danno non patrimoniale. Il tutto grazie a una serie di parametri, a partire della notorietà del diffamante, ad esempio perché l’articolo esce su un quotidiano nazionale, e dal ruolo professionale o istituzionale del diffamato. Sbaglia, dunque, il giudice d’appello che ritiene di «media gravità» l’illecito laddove l’articolo non interessa direttamente il danneggiato, che viene in rilievo in via marginale e patisce le conseguenze nella sfera privata e non professionale. Così la Corte di cassazione civile, sez. prima, nell’ordinanza n. 3772 del 12/02/2024.

Denunciati per omessa custodia di animale. Ma presto Patrizio Pintus e l’ex moglie Giovanna Minelli potrebbero rispondere anche dell’accusa di omicidio colposo in concorso di Paolo Pasquinelli, il 39enne capo reparto di Esselunga a Roma sbranato dai loro tre rottweiler domenica mattina nel bosco di Macchia Grande, alle porte di Manziana, a circa 50 chilometri dalla Capitale. A questa conclusione potrebbe arrivare la Procura di Civitavecchia sulla base della relazione dei carabinieri della compagnia di Bracciano. Da un primo sopralluogo nel terreno della villa della donna dal quale i cani sono fuggiti non ci sarebbero buchi nella recinzione e quindi l’ipotesi è che gli animali possano essere passati da un cancello dimenticato aperto. Anche se per l’avvocato dell’ex coppia, Giancarlo Ascanio, ci potrebbe essere stato invece un allontanamento «dal varco di una recinzione secondaria». Al vaglio di chi indaga ci sarebbe anche la posizione di altre persone che frequentano la casa dove si trovavano i rottweiler, in attesa dei risultati dell’autopsia e delle perizie comportamentali sui cani.
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